La prigione di Trump nelle Everglades non resiste nemmeno a un normale temporale. Ron DeSantis vuole comunque aprirla.

Il destino non è stato clemente con Ron DeSantis da quando il governatore della Florida ha sconfitto la pandemia e ha deciso di candidarsi alla presidenza nonostante fosse uno dei più grandi idioti nella storia del Congresso degli Stati Uniti. L'Iowa lo ha mangiato vivo, e il presidente ha mangiato gli avanzi, e ora è di nuovo seduto sui binari, a salutare, mentre il treno di Trump fischia nella sua missione per travolgere la vecchia repubblica.

Questa settimana, ha avuto l'onore di ospitare il presidente nel suo ultimo fiore all'occhiello: il campo di concentramento all'aperto delle Everglades, con quel simpatico soprannome che non userò per sei milioni di buone ragioni. Poi, ha piovuto . Dal Miami Herald:

Poco dopo che il presidente Donald Trump ha lasciato il nuovissimo centro di detenzione per immigrati nel mezzo delle Everglades, è iniziato un normale temporale estivo nel sud della Florida.

L'acqua si è infiltrata nel sito, quello che in precedenza, quel giorno, il capo delle emergenze dello Stato si era vantato di essere pronto a resistere ai venti di un uragano di categoria 2 di "alta intensità", e ha invaso i cavi elettrici sul pavimento.

"Per chi pensa che non lo stiamo prendendo in considerazione. A proposito, questa è la Florida", aveva detto ai giornalisti Kevin Guthrie, direttore esecutivo della Divisione per la Gestione delle Emergenze della Florida, all'inizio della visita di Trump. "Abbiamo un piano per gli uragani".

Ma forse non è un piano per circa un pollice e mezzo di pioggia, che è quanto è caduto sul sito martedì pomeriggio, secondo le stime del National Weather Service di Miami.

Hanno costruito questo orrore in circa undici minuti. Non c'è da stupirsi che sia un colabrodo. Attendo con ansia il primo video di un alligatore e un pitone che litigano per una MRE nel bel mezzo del complesso. E, non per niente, faccio i miei complimenti al team dell'Herald per aver trattato questo fiasco con la giusta dose di sarcasmo.

La pioggia filtrava attraverso i bordi della struttura mentre tetti e pareti tremavano. Gocce fuoriuscivano da sopra lo stipite di una porta. L'acqua si diffondeva sotto i pali che issavano le bandiere della Florida e degli Stati Uniti.

Mercoledì la divisione di gestione delle emergenze ha dichiarato che al problema dell'allagamento hanno lavorato degli appaltatori.

"Durante la notte, i venditori sono tornati indietro e hanno stretto tutte le giunture alla base delle strutture che hanno consentito l'infiltrazione d'acqua durante la forte tempesta, il che è stato minimo", ha affermato in una nota Stephanie Hartman, vicedirettrice delle comunicazioni per la divisione di gestione delle emergenze.

Il governatore Ron DeSantis ha dichiarato martedì di sperare che i detenuti possano arrivare all'Alligator Alcatraz già mercoledì.

Testa di legno.