Brunello - Dal carbone alla transizione ecologica: la lezione di Chimicazza per i vent’anni di Elmec Solar - - Varese News

Il Campus di Elmec Informatica di Brunello ha aperto le sue porte martedì 24 giugno per un evento speciale intitolato “Sole Nero – Il ciclo del carbonio“. L’iniziativa, parte del ciclo di eventi “Passion Time” di Elmec, ha celebrato i vent’anni di impegno di Elmec Solar nelle energie pulite e ha offerto un’opportunità unica di approfondimento sui temi della sostenibilità ambientale e dell’energia rinnovabile, con un focus sul ruolo centrale del carbonio nelle dinamiche globali.
Protagonista della serata è stato Chimicazza, giovane e seguitissimo divulgatore scientifico, noto per il suo approccio originale e accessibile alla chimica organica e alla cosiddetta chimica verde. Laureato in Chimica Organica e specializzato in Chimica Verde presso l’Università di Perugia, Chimicazza ha la missione di rendere comprensibili temi scientifici complessi, con particolare attenzione al mondo dell’energia e alla transizione ecologica. Il suo stile, che coniuga competenza, passione e una brillante ironia, lo ha reso una delle voci più riconoscibili della divulgazione scientifica italiana.
Dal Laboratorio alla Divulgazione: Il Percorso di ChimicazzaL’intervento di Chimicazza ha preso il via con aneddoti personali che hanno svelato la sua “innocua piromania”, ovvero il fascino per le trasformazioni della materia e la liberazione di energia attraverso il fuoco. Questa passione lo ha condotto allo studio della chimica a Perugia, dove si è specializzato in Chimica Verde, una branca della chimica che mira a ottimizzare i processi industriali per ridurre i rifiuti e aumentare la sostenibilità.
Successivamente alla laurea, il divulgatore ha trascorso due anni e mezzo a Mons, in Belgio, dedicandosi alla ricerca sulle celle fotovoltaiche organiche. Ha spiegato come queste celle siano progettate per convertire la luce in elettricità utilizzando polimeri (plastiche) anziché il più comune silicio. Nonostante le sue celle inizialmente convertissero lo 0% dell’energia luminosa, l’esperienza gli è stata fondamentale per comprendere la natura della ricerca e la sua predilezione per la “chimicazza” più “fatta in casa”. Questa consapevolezza, maturata durante un periodo lavorativo intenso, lo ha spinto nel 2022 a iniziare a registrare e condividere online i suoi esperimenti, dando vita al progetto “Chimicazza”.
Energia, Sviluppo e consumo di energiaUn punto cruciale della serata è stato l’approfondimento sul fabbisogno energetico della società moderna. Chimicazza ha evidenziato come l’Italia, in quanto paese del G8, necessiti di un’enorme quantità di energia, una realtà spesso sottovalutata. Attraverso un grafico che mette in relazione il consumo di energia pro capite con il PIL pro capite, ha mostrato una correlazione lineare quasi perfetta tra ricchezza e consumo energetico.
“Sole Nero”: Il Ciclo del Carbonio e la Batteria Solare PrimordialeIl cuore dell’intervento ha riguardato il ciclo del carbonio, un concetto fondamentale per comprendere la nostra società, spesso non sufficientemente spiegato. Chimicazza ha trasportato il pubblico indietro nel tempo, all’Era Carbonifera (tra 360 e 310 milioni di anni fa), un periodo di circa 50 milioni di anni in cui si è formato tutto il carbonio che oggi abbiamo sotto i piedi.
Ha spiegato come, in quell’epoca, le piante svilupparono la lignina, una struttura che permetteva loro di elevarsi e raggiungere la luce solare in nuove aree. La fotosintesi clorofilliana ha giocato un ruolo chiave: le piante utilizzavano luce, acqua e anidride carbonica per creare zuccheri, ovvero sostanze carboniose. Il processo è stato dimostrato con un esperimento virtuale (e da lui anche pratico in passato) dove l’acido solforico, disidratando lo zucchero, lasciava dietro di sé solo carbonio puro.
Per milioni di anni, l’assenza di microrganismi in grado di decomporre la lignina portò a un accumulo massiccio di materiale vegetale, che Chimicazza ha paragonato alla plastica che si sta accumulando oggi. Questo materiale, sepolto da frane e smottamenti, è stato sottoposto a enormi pressioni e temperature crescenti nelle viscere della Terra, trasformandosi nel carbone che oggi bruciamo.
La quantità di energia contenuta nel carbone è immensa: circa 40 milioni di joule per ogni chilo. Questa abbondanza energetica spiega la difficoltà di abbandonare i combustibili fossili dall’oggi al domani, nonostante le implicazioni ambientali legate al rilascio di CO2 nell’atmosfera e al riscaldamento globale.
Il momento più illuminante è giunto con la rivelazione che tutta l’energia immagazzinata nei combustibili fossili deriva originariamente dal sole. “Tutti gli idrocarburi che oggi stiamo utilizzando non sono altro che una gigantesca batteria solare che noi stiamo piano piano scaricando”, ha affermato Chimicazza, ponendo la domanda: “Se era una batteria solare, perché non usiamo direttamente il sole?”.

La serata si è conclusa con una dimostrazione pratica in cui Chimicazza ha fatto reagire alluminio con soda caustica (idrossido di sodio) in un bicchiere. La reazione, che ha visto l’alluminio sciogliersi e liberare calore e bolle, ha permesso al pubblico di toccare con mano la trasformazione della materia e l’energia in azione.
L’evento “Sole Nero – Il ciclo del carbonio” con Chimicazza è stato un’occasione preziosa per il pubblico di Elmec di comprendere in modo profondo e accessibile le dinamiche energetiche che modellano il nostro mondo, la storia del carbonio e le sfide e opportunità legate alla transizione energetica, sempre con un approccio critico e basato sui dati.
La guida escursionista e il territorio che si racconta
Durante la serata di Elmec c’è stato spazio anche per il territorio attraverso l’intervento della guida escursionista Antea Franceschini. Una guida che dedica il 99% del suo lavoro ai residenti di Varese, Milano e dintorni, per far loro riscoprire il proprio territorio. Il suo è un ruolo che va oltre il semplice cammino, focalizzandosi sul racconto delle storie – presenti, passate e future – che legano la biodiversità alla cultura locale, includendo aspetti botanici, tradizioni e superstizioni.
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