Bronchiolite nei neonati, «vaccino» per tutti solo in quattro Regioni

Solo quattro Regioni hanno ottenuto la completa immunizzazione dei neonati dal virus respiratorio sinciziale: sono Piemonte, Lombardia, Veneto e Sicilia mentre in Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Calabria è stata raggiunta una copertura solo parziale, che ha interessato sulla base delle delibere locali i bambini nati nei mesi a partire da aprile, da luglio e da agosto 2024. L’accesso alla vaccinazione è stato poi ancora più ridotto nelle Marche, in Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna, dove si è cominciato a vaccinare i nati da novembre a marzo.
A tracciare la mappa aggiornata dopo un primo lavoro svolto dalla Società italiana di pediatria è Cittadinanzattiva che con l’Instant ’Osservatorio Vrs - Accesso equo alla prevenzione’ fa il punto sull’applicazione della Circolare del ministero della salute che oltre un anno fa - dopo il caos iniziale sul via libera all’anticorpo monoclonale che consente l’immunizzazione, che inizialmente si era valutato di non autorizzare nelle Regioni in piano di rientro - ha dato il “la” al cambio di passo per tutti nella stagione 2024-2025 per la vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs), responsabile di bronchioliti che portano a ospedalizzazioni e a conseguenze anche gravi per la salute dei neonati e per il loro sviluppo successivo.
Nel mondo, il Vrs causa ogni anno circa 3,5 milioni di ricoveri e 100.000 decessi fra i bambini sotto i 5 anni. In Italia si stima che oltre 80.000 bambini nel primo anno di vita vengano visitati per cause legate all’infezione da Vrs: per circa 15.000 di loro è necessaria l’ospedalizzazione e, per circa 3000, la terapia intensiva. Tra gli over 60, il virus è responsabile di circa 290.000 infezioni respiratorie acute, 26.000 ricoveri e 1.800 decessi.
Ancora oggi non ci siamo, come mostrano i dati regionali e non solo sui neonati: è “indietro - rilevano da Cittadinanzattiva - anche la protezione del neonato attraverso la vaccinazione della donna in gravidanza: l’offerta è stata prevista solo in Sicilia e Molise”.
Mentre per le altre categorie a rischio, adulti fragili e anziani, nella stagione 2024-2025 non è stata attivata alcuna offerta estesa di prevenzione: solo alcuni sporadici casi isolati, come a Genova che ha reso disponibili 500 dosi a febbraio 2024 tramite una micro-campagna per gli over-60 o a Siracusa che da ottobre 2024 a febbraio 2025 ha affiancato ai tradizionali vaccini anche quello contro il Virus respiratorio sinciziale.
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