Processo Romeo: per i pm una piantina da 60€ vale 9 anni di carcere

La barzelletta della giustizia italiana
L'imprenditore e avvocato è stato assolto da tutti i procedimenti nei quali è stato fino ad oggi coinvolto, compreso il filone principale del procedimento Consip dove i giudici hanno detto che Romeo è stato persino danneggiato. Ma per i magistrati di Napoli un myrtillocactus vale la detenzione

In questi giorni vi ho parlato del processo Romeo. Vi faccio un brevissimo riassunto della vicenda. Una decina di anni fa è stata avviata questa indagine, nota a tutti con il nome di Consip, nata da un’informativa fatta da un carabiniere che si chiama Scafarto. Dell’inchiesta si sta occupando il sostituto procuratore Woodcock. L’inchiesta viene divisa in più filoni e il processo viene spezzettato. In sostanza, Romeo è stato accusato di aver corrotto dei funzionari per vincere gli appalti della Consip. Le sue aziende lavorano nel campo della City Management, un’attività di fatto inventata da Romeo, che si occupa della gestione e della manutenzione dei grandi edifici pubblici. Quasi sempre Romeo vinceva gli appalti perché ha avuto le capacità e i mezzi per presentare le offerte migliori.
Perché è stato condannato l’imprenditore Alfredo Romeo: il caso ConsipA Napoli si è tenuto uno dei procedimenti minori, che ha visto giudicare l’imprenditore colpevole di aver regalato una piantina. Per il processo più importante, quello che si è tenuto a Roma, Romeo è stato assolto con formula piena, mentre Scafarto è stato condannato per falso. Dal procedimento è emerso che non solo Romeo non ha corrotto nessuno ma è stato persino danneggiato, nel senso che c’è stata corruzione da parte di qualcuno ma anche contro Romeo. Voglio subito chiarire che l’avvocato e imprenditore è anche editore di questo giornale, oltre che mio amico, quindi lo difendo non solo in qualità di giornalista, fatti alla mano, ma anche perché gli voglio bene. E non è certo la prima volta che lo faccio e non è la prima volta che difendo imputati e condannati.
L’assurda sentenza: se una piantina da 60€ vale 9 anni di carcereVoi penserete che la questione si sia chiusa in questo modo e invece no, perché Woodcock è andato avanti, nel processo che si è svolto a Napoli, sulla storia legata a questa piantina, un myrtillocactus. La piantina è stata regalata dall’architetto Ivan Russo ad una funzionaria del Comune. E per questo c’è stato un processo con rito abbreviato che è durato sette anni. Un procedimento per una piantina di 60€. Un processo giunto al termine con un’assurda sentenza: Romeo è colpevole ed è stato condannato a sette anni perché un suo dipendente, per l’accusa istigato dall’imprenditore, ha regalato ad una funzionaria pubblica una piantina da 60€. All’architetto Russo sono stati dati 4 anni e mezzo.
Alfredo Romeo sempre assolto ma per la Procura di Napoli va continuamente processatoPene che spesso non vengono neanche date a stupratori, rapinatori e assassini. In merito, ho avuto una notizia: in realtà non si trattava di sette anni e mezzo ma di ben nove anni. Ma i magistrati sono stati costretti ad applicare uno sconto di pena all’imputato, perché Romeo è incensurato. L’avvocato, va detto, è stato al centro di circa 16 processi e fino ad ora non è mai stato ritenuto colpevole. Però, in genere, la Procura di Napoli quando non sa cosa fare decide di processare Romeo che poi viene, come da copione, sempre assolto.
Questa non è giustizia ma è una barzellettaQuindi, i pm hanno chiesto una condanna di 9 anni perché Romeo avrebbe istigato un suo dipendente a regalare una piantina da 60€ ad una funzionaria pubblica. In molti mi avete detto: “Ma non è esagerata la parola ‘mascalzonata’ che hai usato per un titolo pubblicato su l’Unità?“. No! Non è stata affatto un’esagerazione, semplicemente non ho trovato parole più forti e più adatte per una follia del genere.
Il videol'Unità