Manifatturiero e innovazione: i fattori di successo individuati da Infor

Tre organizzazioni italiane su quattro, nel manifatturiero, prevedono un aumento della produttività fino al 20% o più nei prossimi 3-5 anni. Una quota molto simile (77%), per lo stesso periodo, sta pianificando un incremento significativo degli investimenti in tecnologia. Il nesso è diretto e tangibile: l’innovazione, in particolare quella inerente alla trasformazione digitale, è tra i principali fattori di successo per il settore. È quanto emerge dal sondaggio globale “Come il possibile diventa realtà” di Infor, società leader nelle soluzioni cloud verticali per le aziende.
La trasformazione digitale nel manifatturieroI risultati sono stati illustrati nei giorni scorsi, in occasione di un summit andato in scena a Milano, che ha visto protagonista un pubblico di industriali del Paese. Il sottotitolo, “Colmare il vuoto di valore con la produttività tecnologica”, è già una dichiarazione di intenti, un assist per le realtà meno performanti e che dovrebbero emulare i leader del proprio ambito per ottimizzare processi e sistemi, facendo leva sulle potenzialità di strumenti come il Process Mining per automatizzare i flussi di lavoro ed eliminare le inefficienze. A questo proposito, ecco quanto emerso.
- In Italia esiste un divario del 26% tra le aziende più e meno produttive nell’utilizzo delle tecnologie digitali per automatizzare i processi ripetitivi e a basso valore aggiunto (più del doppio rispetto alla media globale dell’11%).
- Un’altra area chiave è rappresentata dal ruolo delle tecnologie avanzate nell’automazione dei processi decisionali in ambiti critici. In Italia esiste un divario del 32% tra i produttori più e meno performanti (rispetto alla media globale del 18%).
- In termini di cultura del dato, lo studio ha rilevato un divario del 34% tra le organizzazioni più e meno produttive riguardo all’affermazione che
la cultura organizzativa abbraccia i progressi tecnologici
.
Chi sceglie di puntare nella giusta direzione beneficia di una maggiore agilità e di una più elevata predisposizione all’innovazione, riuscendo a portare i prodotti sul mercato in tempi significativamente più rapidi. Queste le parole di Kirsten Allegri-Williams, Chief Marketing Officer di Infor.
Il manifatturiero, contribuendo a circa il 15% del PIL annuale e impiegando circa un quinto della forza lavoro del Paese, è una colonna portante dell’economia italiana. Considerata la spinta del settore verso la trasformazione digitale, la nostra ricerca fornisce ai produttori italiani un chiaro modello di riferimento per il successo: come implementare in maniera strategica tecnologia e innovazione per sbloccare un valore significativo.
Photo credit: georgelange.com
In quest’ottica assume un’importanza fondamentale la cosiddetta cultura orientata ai dati. Un loro impiego corretto e virtuoso aiuta a prendere decisioni più consapevoli e a migliorare le operazioni. Il divario in termini di valore, tra le aziende che lo fanno e quelle che invece ne ignorano il potenziale, è significativo.
Possono fare la differenza anche nel rapporto con il cliente, non solo nella fase di scelta e di fornitura del prodotto, ma anche per raccoglierne e valutarne i feedback, al fine di trarne un vantaggio competitivo. Prosegue Allegri-Williams.
Gli attributi “Vectors to Value” propri delle organizzazioni più produttive consentono di ottimizzare i processi, utilizzare tecnologie avanzate, prendere decisioni basate sui dati e mettere il cliente al centro. Questo approccio olistico, che spazia dall’automazione dei processi all’innovazione, all’uso dei dati fino al focus sul cliente, offre un percorso chiaro per creare valore reale e vantaggio competitivo nel settore.
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Il sondaggio è stato condotto su un totale di 3.600 intervistati in 14 paesi, inclusa l’Italia, all’interno di sette settori manifatturieri. Per maggiori informazioni rimandiamo al sito ufficiale. Di seguito riportiamo alcuni dei risultati principali.
- Il 75% delle organizzazioni italiane prevede un aumento della produttività fino al 20% o più nei prossimi 3-5 anni. Un dato in linea con la media globale (75%).
- Il 77% delle organizzazioni italiane prevede di aumentare gli investimenti in tecnologia fino al 20% nei prossimi 3-5 anni, in linea con il dato globale del 78%.
- L’83% delle aziende italiane concorda sul fatto che il successo del settore dipenderà dall’utilizzo e dall’adozione di nuove tecnologie. Le aziende italiane sono leggermente più ottimiste rispetto alla media globale (80%) per quanto riguarda il ruolo della tecnologia nel determinare il successo, superate solo dall’India (84%) e dalla Cina (96%).
Nell’occasione, Infor ha annunciato che Fonderie Mazzucconi S.p.A. ha scelto Infor CloudSuite Automotive per gestire in modo standardizzato le proprie esigenze operative, della supply chain, R&S, ingegneristiche, di scambio dati elettronico (EDI) e consolidamento finanziario.
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