Madre e figlia morte a Villa Pamphili a Roma, i testimoni: "Un uomo barcollava, in mano aveva un fagottino"

Sabato pomeriggio nel parco di Villa Pamphili, a Roma, sono stati rinvenuti i cadaveri di una donna di circa 40 anni e di una bambina di pochi mesi. Gli esami preliminari hanno dimostrato che le due vittime sono madre e figlia. Ora, dopo le testimonianze raccolte, si sta cercando un uomo, forse autore del duplice omicidio. Ma gli inquirenti non escludono neanche la pista del malore fatale della donna e la conseguente drammatica morte di stenti della piccola. "Abbiamo visto un uomo, barcollava e aveva qualcosa tra le braccia, tipo un fagottino". Ventiquattro ore dopo in quello stesso spicchio di verde - riporta Il Corriere della Sera - viene trovata la bambina, poco più di sei mesi di età, senza vita, stesa nel boschetto, senza vestitini addosso, ecchimosi e graffi su braccia e manine.

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A duecento metri, poche ore più tardi, viene scoperta la donna, madre della piccola come accertato dagli esami preliminari. Vite ai bordi della civiltà, talmente invisibili da essere ritenute, da chi le ha abbandonate, nemmeno degne di una sepoltura, pronte a essere inghiottite dal verde di un parco. Tra le tante voci raccolte in queste ore dagli investigatori, eppure invece non poche persone hanno speso parole per dire che quelle vite loro le avevano "viste".

Ci sono - prosegue Il Corriere - almeno altre due persone, uno sportivo e un anziano che frequenta il centro perla terza età del parco, che hanno notato la donna e la bambina aggirarsi nella zona, ritenendole in difficoltà e offrendosi anche di aiutarle. Dai primi riscontri, il medico legale non avrebbe rilevato precise cause del decesso per la donna, disponendo anche esami tossicologici per accertare eventuali dipendenze ma la polizia continua anche a dare la caccia all'uomo con in mano "un fagottino".

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