Le regole UE stanno uccidendo Google Maps: ecco perché

L’Europa voleva punire i giganti tech e alla fine ha punito i propri cittadini. Il Digital Markets Act, pensato per proteggere gli utenti dai monopoli digitali, ha trasformato Google Maps in un incubo di clic infiniti. Ora Google alza bandiera bianca e avverte: “Basta, state rovinando tutto“.
Google Maps diventa impossibile: la colpa è delle leggi UEL’Europa voleva mettere un freno ai giganti della tecnologia con il DMA, ma il piano sta fallendo. Uno studio del centro studi ITIF, pubblicato questa settimana, dimostra che questa legge sta peggiorando le cose invece di migliorarle.
Gli utenti europei ora faticano di più per usare servizi come Google Maps, mentre l’innovazione tecnologica rallenta. Google e altre aziende tech stanno protestando, la legge sta danneggiando proprio le persone che doveva proteggere.
Sicuramente molti l’hanno notato. Cercare un ristorante su Google e cliccare direttamente su Maps non funziona più. Ora si deve fare un percorso assurdo: passare per aggregatori, navigare tra menù confusi, cliccare tre volte di più.
Prima bastava cercare “pizzeria vicino a me”, cliccare su Maps, e si arrivava a destinazione. Oggi, per la stessa ricerca (“pizzeria vicino a me”), si deve cliccare su un aggregatore, scegliere tra opzioni confuse, forse si arriva su Maps, e nel frattempo ci si già persi…
William Echikson, analista del Centro di Analisi Politica Europea, lo dice chiaramente da Bruxelles: “È diventato frustrante usare i servizi digitali quotidiani“. Jessica Stegrud, ex deputata europea, non usa mezzi termini, e paragona il DMA a un “mastodonte burocratico” pieno di ostacoli inutili.
Gli utenti europei sono diventati prigionieri di un sistema che li “protegge”, ma che gli ha reso la vita impossibile.
Google lancia l’ultimatum all’EuropaMartedì 1 luglio, Google ha minacciato apertamente i regolatori europei. “Siamo sinceramente preoccupati per le conseguenze concrete del DMA, che portano a prodotti e esperienze online di qualità inferiore per gli utenti europei“, ha dichiarato la società di Mountain View.
Il danno va oltre Google Maps. Apple Intelligence è arrivata negli USA a giugno 2024, ma in Europa gli utenti hanno dovuto aspettare fino ad aprile 2025. Quasi un anno di ritardo. Il motivo? Le complicazioni del DMA, secondo Apple. Meta ha ritardato Threads di cinque mesi in Europa per lo stesso motivo. Il pattern è chiaro: l’Europa riceve tutto in ritardo, di qualità inferiore, o non lo riceve proprio.
Il paradosso delle PMI “protette”, al di là di Google MapsHenrique Schneider, ex economista capo della Federazione svizzera delle PMI, svela il paradosso più assurdo: “Come il GDPR ha favorito le grandi aziende tech danneggiando le altre, il DMA crea costi normativi che erigono barriere per le startup“.
In pratica, una legge per proteggere le piccole imprese sta uccidendo le piccole imprese. Le startup europee, già in difficoltà contro americane e cinesi, ora devono anche combattere contro la propria burocrazia.
Lo studio ITIF calcola perdite potenziali di 114 miliardi di euro per i servizi europei. Equivale a 1.122 euro di produttività persa per ogni lavoratore. Per fare un confronto, è come se ogni europeo pagasse una tassa annuale di oltre mille euro per il privilegio di usare Internet peggio degli altri.
In compenso, Apple ora, per adeguarsi al DMA, deve esporre dati sensibili come notifiche e cronologie Wi-Fi a sviluppatori terzi. I ricercatori dell’Università di Cambridge avvertono: “L’interoperabilità obbligatoria aumenta considerevolmente la superficie di attacco a tutti i livelli“. Per “proteggere” gli utenti, l’Europa li sta esponendo a più rischi di hacking.
Google ha smesso di essere diplomatica. Il messaggio ai regolatori europei è chiaro: “State rovinando l’esperienza per milioni di persone in nome di principi che non funzionano“. La minaccia implicita? Se l’Europa continua così, Big G potrebbe peggiorare deliberatamente i suoi servizi o ritirarsi del tutto da alcuni mercati.
L’Europa che si isola da solaIl DMA doveva rendere l’Europa più competitiva nel digitale. Invece la sta isolando. Mentre USA e Cina corrono verso l’innovazione AI, l’Europa discute di burocrazia. Il risultato finale? I cittadini europei pagano le conseguenze di una guerra ideologica tra Bruxelles e Silicon Valley.
Se il trend continua, l’Europa diventerà il museo digitale del mondo. Un posto dove tutto funziona peggio, arriva tardi e costa di più, ma almeno è regolamentato.
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