La Corte Suprema blocca le deportazioni di migranti di Trump: illegittimo l’uso della legge del 1798 per espellerli

Stop alle espulsioni

I progetti di deportazione dei migranti messi in atto fino ad oggi dall’amministrazione Trump negli Stati Uniti potrebbero aver trovato un ostacolo.
La Corte Suprema Usa ha stabilito venerdì che la Casa Bianca non potrà utilizzare l’Alien Ememies Act, una legge risalente al 1798 che consente al presidente di espellere senza processo le persone di un paese in guerra con gli Stati Uniti, per espellere i migranti venezuelani accusati anche senza un regolare processo di essere parte di bande criminali come i “Tren de Aragua”.
L’Alien Ememies Act era stato utilizzato strumentalmente da Donald Trump: era una legge pensata per tempi di guerra e infatti utilizzata durante il secondo conflitto mondiale per espellere dal Paese persone originarie delle nazioni avversari degli Stati Uniti, come Italia o Giappone.
Oggi Trump la utilizza per decretare che le attività delle gang venezuelane nel Paese siano un atto ostile contro il Paese, spedendo così decine di venezuelani in un carcere di massima sicurezza CECOT a El Salvador, Paese dove le violazioni dei diritti umani sono sistematiche.
La decisione presa venerdì dalla Corte Suprema, a larga maggioranza conservatrice visti i 6 membri di area Repubblicana contro i soli tre progressisti, arriva dopo che lo scorso 19 aprile i giudici avevano già sospeso “fino a nuovo ordine” l’espulsione delle persone migranti venezuelane.
La decisione della Corte Suprema, chiamata in causa dal ricorso presentato dagli avvocati di alcuni migranti venezuelani che avevano ricevuto una notifica di espulsione meno di 24 ore prima che avvenisse
è comunque temporanea: il caso è stato rinviato alla Corte d’Appello del Texas (i migranti si trovano in strutture detentive in Texas). Sarà questa dunque a decidere sul caso, ma fino ad allora le persone non potranno essere deportate fuori dal Paese.
Donald Trump ha definito questa decisione “cattiva e pericolosa” per gli Stati Uniti, e ha accusato la Corte di impedire all’amministrazione di “buttare fuori i criminali dal nostro Paese”.
l'Unità