Juve, riecco la BBC! Cosa faranno Barzagli, Bonucci e Chiellini nel nuovo corso bianconero

La Signora rispolvera la BBC. Non in campo, anche se a Igor Tudor farebbe comodo per l’Udinese, ma per rinforzare la Juventus a tutti i livelli. Progetto affascinante: la Juve agli juventini e a chi ha scritto la storia recente come Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli. Trio leggendario e super scudettato. Da giocatori si sono compensati, uno vicino all’altro, trasformando l’intuizione tattica di Antonio Conte (2011-12) in una collezione di trofei. Adesso l’idea ai piani alti della Juventus è quella di ripristinare il dna bianconero riportando a “casa” il mitico terzetto. Se Chiellini – la “C” della BBC – ha già riabbracciato il club e la proprietà gli sta affidando sempre maggiori responsabilità, per le due “B” si ragiona a ruoli più tecnici. Per Bonucci, il più giovane dei tre e l’ultimo a chiudere con il calcio giocato nel 2024, si pensa a un posto nel nuovo staff della prima squadra. A maggior ragione se si realizzasse il sogno di riportare Antonio Conte in panchina. A Barzagli, invece, la Juventus affiderebbe volentieri la guida di una squadra del vivaio. Riunire il trio è più che una suggestione. Qualche chiacchiera c’è già stata e lo scenario intriga. Questione di juventinità, ma anche di valori. Avanzata la prima tessera (Chiellini), si lavora per completare il puzzle.
Barzagli, Bonucci e Chiellini hanno funzionato - e vinto — alla Juventus perché forti, con valori umani e tecnici e con caratteristiche diverse tra loro. E lo stesso potrebbe accadere nella loro seconda vita bianconera. Giorgio, dopo il rodaggio come responsabile dei rapporti istituzionali del club, avrà più peso nelle decisioni della Juventus, anche in quelle dell’area sportiva: affiancherà sempre di più il dt Cristiano Giuntoli. Barzagli e Bonucci, invece, si vedono in panchina. Così la Juventus sarebbe ben contenta di riabbracciare altri due uomini fondamentali tanto in campo quanto nello spogliatoio in passato. Lo sa bene Chiellini, che ha condiviso tutto con Andrea e Leonardo, ma lo spessore delle due “B” della BBC è noto anche ai piani alti della società e allo stesso John Elkann.
Bonucci – 8 scudetti con la Juventus, come Barzagli - ha chiuso la carriera tra Berlino e Istanbul nel 2024. Giusto qualche mese di vacanza e poi subito determinato a costruirsi un percorso a tappe con l’obiettivo di diventare top anche come allenatore. «Il mio sogno è quello di arrivare prima o poi sulla panchina della Juve», ha spiegato più volte. Più o meno quello che disse Antonio Conte quando smise di giocare e iniziò la gavetta: dallo staff del Siena alla B fino agli scudetti in serie. Anche Leo non ha fretta: vuole fare passi giusti e graduali, anche perché ha smesso da poco e in questa prima fase del post carriera non intende allontanarsi troppo dalla moglie Martina e dai figli, innamorati di Torino. Quest’anno Bonucci ha iniziato la sua seconda vita dallo staff dell’Italia Under 20 del ct Bernardo Corradi, di cui è collaboratore tecnico, imparando tanto e togliendosi molte soddisfazioni. Alla Juventus, anche per una questione di cuore, faticherebbe a dire di no a prescindere e in modo particolare se fosse il mentore Conte a proporgli un ruolo nel suo gruppo di lavoro. Ma l’idea potrebbe prendere quota in ogni caso. Stesso discorso per Barzagli, reduce dall’esperienza nello staff di Maurizio Sarri alla Juventus (2019-20) e da quella più recente come commentatore per Dazn. L’ex numero 15 la scorsa estate aveva deciso di allenare partendo dal vivaio della Fiorentina. Alla fine non se ne è fatto nulla e Andrea ha vissuto un anno sabbatico. La tentazione di testarsi come tecnico delle giovanili resiste e alla Juventus sarebbero pronti a spalancargli la porta di casa.
La Gazzetta dello Sport