Festival di Sanremo verso l’addio alla Liguria? Spunta l’ipotesi Gargano tra le nuove sedi

Dopo oltre settant’anni di storia, il Festival di Sanremo potrebbe presto cambiare casa. L’ipotesi di un trasloco dello storico evento musicale lontano dalla città dei fiori si fa sempre più concreta, come anticipato da Il Messaggero. A pesare sul possibile divorzio sarebbero i rapporti ormai logori tra la Rai e il Comune ligure, incrinatisi negli ultimi mesi per ragioni economiche e logistiche. E tra le alternative in discussione, spunta anche un nome inaspettato ma potenzialmente dirompente: il Gargano.
Un milione in più e strutture carenti: lo strappo con SanremoSecondo quanto riportato dal quotidiano romano, la città ligure avrebbe chiesto un aumento di circa un milione di euro per ospitare l’evento, oltre a una percentuale sugli introiti pubblicitari. Una pretesa considerata eccessiva dai vertici Rai, che da tempo riflettono anche sull’adeguatezza delle strutture sanremesi, ritenute non più all’altezza di un evento sempre più imponente. L’ipotesi del trasferimento, dunque, non è più solo un’idea peregrina: si starebbe già valutando di cambiare location a partire dal 2027.
Località costiere e identità riconoscibili: le alternative in corsaL’orientamento della Rai sarebbe quello di mantenere il festival in una località di mare, evitando però le grandi città. Si cercano luoghi iconici, facilmente accessibili, riconoscibili e capaci di accogliere logisticamente pubblico e produzione. Tre le aree attualmente sul tavolo: la Costiera Amalfitana, con Sorrento in prima fila, la Versilia (soprattutto Viareggio), e la costa adriatica, dove si ragiona su Rimini, Senigallia e — con sorpresa — anche sul Gargano.
L’ipotesi Gargano: suggestione o carta vincente?Il promontorio pugliese, perla naturale e paesaggistica dell’Adriatico, rappresenterebbe una scelta fortemente simbolica. Potrebbe incarnare perfettamente quell’idea di “grande provincia italiana” evocata da alcune fonti interne alla Rai, che vedrebbero nel festival un’opportunità per valorizzare territori al di fuori delle solite rotte. Un evento come Sanremo nel cuore del Parco Nazionale del Gargano — tra Peschici, Vieste, Monte Sant’Angelo o Manfredonia — rilancerebbe l’intero territorio sotto i riflettori nazionali e internazionali, attraendo pubblico, investimenti e turismo.
De Luca scende in campo, la Campania in pressingTra le regioni più attive per la candidatura figura comunque la Campania, con Vincenzo De Luca già pronto a offrire supporto logistico ed economico. Ma anche in Puglia si potrebbero muovere pedine importanti. L’ipotesi garganica avrebbe il potenziale per catalizzare l’interesse di più enti territoriali, mettendo in campo infrastrutture e risorse per una candidatura credibile. Il modello potrebbe essere quello del festival itinerante, con sede a rotazione ogni due anni.
“Il festival è più forte del luogo”: il nuovo corso RaiNel ragionamento dei vertici Rai, ormai è chiaro: “L’evento è più forte del luogo”. L’identità del festival ha superato i confini di Sanremo, e può diventare simbolo di un’Italia più ampia, multiforme, tutta da raccontare. “Da Nord a Sud c’è una penisola stupenda”, dicono da Viale Mazzini, “che si presta perfettamente come palcoscenico di canzoni, di identità culturale e di spettacolo dal vivo”.
In questo scenario, il Gargano ha la chance di non essere solo una suggestione esotica, ma di diventare — con il giusto sostegno — la nuova, inattesa capitale della canzone italiana.
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