Ex Dopla, nuova speranza per Manfredonia: l’alleanza tra Coopla Green e Palumbo’s può riaccendere il futuro

A Manfredonia si riaccende una luce nel cuore della zona industriale. Lo stabilimento dell’ex Dopla, simbolo di promesse tradite e sogni operai infranti, potrebbe tornare a vivere grazie a una sinergia inattesa quanto promettente. A raccontarlo è Angelo Riccardi, ex sindaco della città, che in un post carico di emozione e realismo parla di “una nuova alleanza possibile” tra la Coopla Green, cooperativa fondata da 31 ex lavoratori, e l’impresa pugliese Palumbo’s di Rutigliano.
Dall’amarezza all’opportunitàFino a poche settimane fa sembrava la fine: l’offerta da 1.710.000 euro presentata dalla Coopla Green per l’acquisto dell’ex Dopla si era fermata, e il silenzio intorno alla vicenda aveva alimentato il disincanto di una comunità provata da anni di delusioni industriali. Ma ora lo scenario cambia grazie all’ingresso sulla scena di Palumbo’s, impresa familiare già attiva nell’ex Terminal Puglia, solida e pragmatica, che ha deciso di fare un passo avanti.
Un gesto in controtendenza in un contesto troppo spesso segnato da chiusure, disillusione e sfiducia. E soprattutto un segnale chiaro: si può fare impresa al Sud con coraggio e responsabilità, intrecciando la solidità manageriale con la partecipazione sociale.
Due visioni, un linguaggio comuneDa un lato Palumbo’s, con la sua esperienza industriale, capacità gestionale e discrezione operativa. Dall’altro Coopla Green, progetto collettivo animato da ex operai, sostenuto da Legacoop Puglia e da un mix di crowdfunding, mutui e fondi personali. Obiettivo: produrre stoviglie in bioplastica, un’alternativa green che unisce sostenibilità e occupazione.
Riccardi sottolinea l’unicità del momento: “Non è più solo una speranza, ma una possibilità concreta. Le due realtà parlano la stessa lingua: lavoro, dignità, voglia di costruire. E oggi ci sono tutte le condizioni per una vera alleanza”.
Il ruolo delle istituzioniMa perché questa prospettiva si realizzi, serve ora l’impegno chiaro delle istituzioni locali e regionali. Il messaggio dell’ex sindaco è inequivocabile: “Trasparenza, sostenibilità, partecipazione, responsabilità: questa è la direzione giusta. Le istituzioni devono sostenerla apertamente”.
Il Sud, ancora una volta, si gioca una partita decisiva: non quella della retorica o degli annunci, ma della coesione sociale costruita sul lavoro vero, su scelte industriali concrete e su una visione condivisa tra imprenditori, lavoratori e amministratori.
Un capitolo nuovo da scrivere“Nel silenzio iniziale – conclude Riccardi – ora risuona una nuova voce: quella di una comunità che può scrivere un nuovo capitolo. Una storia di Sud che non si arrende, e che sceglie la via della collaborazione per realizzare, finalmente, un sogno collettivo”.
Una fabbrica può chiudere, ma un’idea condivisa di futuro non muore mai. A Manfredonia, oggi, quella possibilità torna a farsi spazio. E non è poco.
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