Delitto di Garlasco, la verità su Marco Poggi/ “Era con noi in Trentino!” la rivelazione della mamma

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Delitto di Garlasco, la verità su Marco Poggi/ “Era con noi in Trentino!” la rivelazione della mamma

Delitto di Garlasco, la verità su Marco Poggi/ “Era con noi in Trentino!” la rivelazione della mamma

Si parla del delitto di Garlasco a Quarto Grado e i genitori di marco Poggi smentiscono le voci sull'assenza di Marco in Trentino

Durante la puntata di ieri di Quarto Grado si è parlato di Garlasco e c’era indignazione in studio in merito all’indiscrezione lanciata dal settimanale Giallo, che ha raccolto una testimonianza secondo cui Marco Poggi non sarebbe stato in Trentino con mamma Rita e papà Giuseppe il giorno in cui veniva uccisa Chiara. Le parole dell’albergatore, raccolte dal settimanale sono state però seccamente smentite proprio dai genitori di Chiara Poggi che prima di tutto hanno mostrato degli scatti inequivocabili in cui si vede Marco Poggi in Trentino assieme al padre, padre che tra l’altro lo si vede vestito nello stesso modo in cui appare poi la sera del 13 agosto 2007 in caserma, con una polo di colore azzurro. “Io sono tornata dal Trentino come ero vestita – racconta la mamma di Chiara Poggi a Quarto Grado – si vede nelle foto”.

Poi racconta: “Nessuno ci ha contattato per verificare che Marco non fosse con noi. Ci fa provare tanta amarezza e nessuna vergogna per chi scrive”. Quindi ricorda quel giorno così, dopo aver ricevuto la notizia della morte di Chiara: “Io ho telefonato in albergo ed ho detto di prepararmi la valigia ed ho detto che dovevo tornare subito perchè era morta Chiara”.

E ancora: “Quando ho telefonato ha risposto Angelo, il marito di Carmen, e gli chiesi un favore, di prepararmi le valigie perchè dovevo tornare subito a casa, l’ho sentito al telefono mentre urlava a Carmen, le diceva di venire subito. In questi giorni siamo andati a rivedere tutte le foto che abbiamo scattato quel giorno il 13 agosto 2007, per dimostrare che Marco era con noi”. Quindi Rita Poggi racconta: “Gli uomini quella mattina avevano deciso di fare una camminata molto lunga e una traversata sulle montagne e noi donne, io e l’altra signora, non ce la sentivamo, il mio telefono prendeva, il telefono di Giuseppe, che era con Marco, no”.

Giuseppe Poggi aggiunge: “Visto che l’albergatore non si ricorda di Marco nonostante siamo andati lì 10 anni, per far tacere le voci del doppio cellulare, l’amante… smentiamo anche questa cosa con documentazioni che non sono solo la nostra parola, visto che mettono in dubbio anche le nostre parole, dicono che abbiamo dei segreti, almeno mettiamo a tacere tutto”. Nel corso della chiacchierata ha anche voluto precisare una cosa: “Il posacenere lo usavo solo io, fumavo solo io, e quella mattina prima di partire avevo fumato un paio di sigarette visto che non potevo fumare in macchina, i mozziconi non li lasciavo mai nel portacenere, mentre la cenere sì, comunque è un anno che non fumo più, dal giugno del 2024”.

DELITTO DI GARLASCO, LE TESTIMONIANZE SU MARCO POGGI

Quarto Grado ha poi parlato con la signora Lorella, mamma di Biasibetti, in vacanza quel giorno in Trentino: “Io le posso assicurare che erano la con me, con la mia famiglia, noi in un albergo e noi in un altro e mio marito li ha portati a casa, mio marito guidava non potevamo lasciarli andare a casa da soli, io posso giurare che erano lì con me tutti e tre. Ho sentito dire – ha aggiunto – che mio figlio è andato a frate dopo che è morto la Chiara, lui ha fatto la sua vita fino a 29 anni poi ha fatto la sua scelta”. La signora Norma, che era anche lei in vacanza in Trentino quel giorno, ricorda invece una telefonata da Garlasco di Chiara Poggi la sera del 12 agosto, giorno prima del delitto: “Ricordo la sera del 12 agosto, eravamo seduti vicini, aveva telefonato Chiara per salutarli, ha detto che Alberto stava facendo qualcosa al pc, poi mangiavano la pizza e guardava Lo squalo. Era dopo cena, verso le 8:30 e 9 e confermo che Marco c’era”.

Così Carmen la sorella di Norma: “Siamo entrate nella loro camera, io e mia sorella ci guardavamo in faccia e dicevamo ma cosa stavamo facendo, non ci rendevamo conto. Abbiamo fatto le valigie di tutte e tre e le ho messo una collana, un regalo che avevo comprato per la Chiara, in una borsa colore oro”. Infine le parole dell’ingegner Paolo Reale, consulente informatico nonché cugino di Chiara Poggi, che ha spiegato: “Devo dire che faccio fatica a trovare le parole, indignazione è poco, io trovo inaccettabile quanto sta accadendo, è un attacco continuo, si sta superando il segno”.

Garlasco, papà Chiara Poggi (Foto: Quarto Grado)
DELITTO DI GARLASCO, PAOLO REALE SU MARCO POGGI

Quindi ha proseguito: “Ci muoveremo in tutte le sedi possibili, redigerò una relazione tecnica per localizzare Marco Poggi quel giorno di agosto di modo da documentare con questi dati digitali, che confermeranno la loro presenza, il resto saranno passaggi lenti e giudiziari. Forse ci vorrebbe anche un colpo di reni generali della società civile, stiamo andando troppo oltre”. Ma basterà? Nel finale di blocco su Garlasco Gianluigi Nuzzi ha fatto notare di aver postato sui profili social di Quarto Grado proprio le foto della vacanze in Trentino di Marco Poggi con la famiglia, ma nonostante ciò diverse persone hanno commentato indignate, dicendo che si trattava di foto ritoccate, di scatti modificati ad hoc.

“Io li chiamo i terrapiattisti giudiziari”, precisa il conduttore di Quarto Grado. Insomma, continui veleni nei confronti della famiglia Chiara Poggi, ormai si mette in discussione qualsiasi cosa, e nemmeno di fronte all’evidenza il fango sembra fermarsi: molto probabilmente non ci sarà mai la fine, ed è quindi giusto che la famiglia decida di muoversi nelle sedi che ritiene più opportune per provare per lo meno a limitare il più possibile queste malelingue, che però non si stopperanno mai fino in fondo.

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