Colonne d’auto e clacson. Il cantiere sul lungomare mette in croce il Canaletto

10 lug 2025

Corso Nazionale congestionato a tratti. "Deviate parte dei flussi su via Prosperi". Ma c’è chi se ne fa una ragione: "Chiudetevi in casa, con le finestre sigillate".
"Non sono qui ad affermare che i lavori su viale San Bartolomeo non debbano essere fatti, però sono stato spettatore delle code di auto che si sono formate in questo tratto di corso Nazionale in ben quattro giorni di questa settimana, sia al mattino che nel pomeriggio e non lo trovo giusto". Il cappello con visiera calato sulla fronte non è più quello delle Ferrovie dello Stato, ma il piglio è rimasto lo stesso di un tempo quando, sui binari, da capo stazione, gestiva la circolazione dei treni, curando sicurezza e coordinamento. Roberto Capitani, 77 anni è l’ autore dei cartelli che in questi giorni sono apparsi su corso Nazionale, angolo via Del Popolo; e che evidenziano i disagi del traffico lì deviato a causa dei lavori su viale San Bartolomeo.
Non solo il traffico congestionato ma, per Roberto Capitani, anche un problema di inquinamento: "Ho voluto dare un segnale affinché si studi un percorso alternativo. Capisco i lavori e capisco che si debba avere pazienza, ma nello stesso tempo occorre evitare di far convogliare tutta la viabilità in unico punto, cosa che comporta anche un alto tasso di inquinamento atmosferico. Così come si pone giustamente attenzione al centro storico – continua –, preservandolo dal transito di veicoli, allo stesso modo si dovrebbe considerare anche le altre zone della città che, pure, sono abitate. La mia proposta è quella di far passare le auto anche nella più ampia via Prosperi, in modo da far diminuire il numero di auto in transito in questo tratto".
Capitani individua poi un altro ostacolo alla circolazione che aggrava la situazione: "Il semaforo di via Luigi Agretti, quello per intenderci all’incrocio con viale Italia, ha una durata brevissima che non consente alla coda proveniente da corso Nazionale di esaurirsi, congestionando ancora di più la viabilità. Questo è un problema sul problema".
Ma non tutti la pensano così. "Penso che in parte Capitani abbia ragione – dice Vincenzo Demma, che abita da anni nel quartiere – perché questa è una zona trafficata già in partenza, dal momento che offre l’imbocco all’autostrada. Personalmente non ho la macchina e quindi neppure problemi di parcheggio, ma vi assicuro che in questo momento c’è maggior traffico e si arriva, per le auto, a veri imbottigliamenti. La mia soluzione – sorride Demma – sarebbe quella di mettere il divieto di transito all’altezza della gelateria". "E’ un momento particolare questo – interviene Angelo Langone, altro residente – per via dei lavori in corso e che però vanno fatti. Ci vuole pazienza e l’accortezza di chiudere le finestre molto bene per non sentire lo strombazzare dei clacson delle auto incolonnate". L’invito alla pazienza viene anche dal dottor Roberto Sensoni, che incontriamo in corso Nazionale: "Certo, il traffico con l’inquinamento nuoce alla salute, anche se è temporaneo, ma siamo fiduciosi che tra poco i lavori finiranno e con loro anche le code di auto". Ma Capitani è determinato, del resto ‘omen nomen’: considerato il suo cognome non potrebbe essere che così. La sua intenzione, ci ha spiegato, è quella di procedere con una raccolta firme. Non sappiamo quanti dei residenti firmeranno ma, sicuramente, non mancheranno le firme degli automobilisti che, incolonnati in via Giulio Della Torre e in via del Popolo anche nella mattinata di sabato scorso, li abbiamo sentiti gridare dai finestrini "Se c’è una petizione noi la firmiamo!".
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