Borse e dazi, le news di oggi. Il Pil americano manda ko Wall Street e l’Europa

MILANO – La pubblicazione del Pil statunitense manda ko i mercati su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. Nei primi tre mesi dell’anno, il dato si è contratto dello 0,3%, contro il +0,4% atteso e per la prima volta dal 2022.
Pesa l’incertezza delle politiche commerciali di Donald Trump, che proprio oggi festeggia i primi cento giorni dal suo secondo insediamento come presidente degli Stati Uniti. Il tycoon ha subito puntato il dito contro il suo predecessore, Joe Biden, affermando che la contrazione del Pil è un’eredità della sua presidenza e che i dazi non c’entrano.
Sull’azionariato del Vecchio continente tengono banco le trimestrali dei grandi istituti finanziari, da Ubs a Santander a Barclays. In Italia focus ancora sul risiko e sui risultati di Stellantis, che mostrano i primi effetti degli sforzi commerciali. Sul fronte macro, occhi sui dati del Pil di alcuni Stati europei, tra cui l’Italia, e degli Usa.
Le scorte di petrolio Usa scendono a sorpresa
Le scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti sono diminuite a sorpresa di 2,70 milioni di barili. Lo rende noto l'Eia aggiungendo che la settimana precedente erano aumentate di 244.000 barili. Gli analisti avevano previsto un aumento di 390.000 barili. Le scorte di benzina sono scese di 4 milioni di barili (-1,08 milioni le stime) a fronte di una contrazione di 4,4 milioni la settimana precedente mentre gli stock di distillati sono aumentati di 930.000 barili (-1,7 milioni le previsioni) dal calo di 2,3 milioni della settimana precedente. (AGI)
Borse Ue sempre in rosso
In deciso calo i principali listini europei dopo i dati in arrivo dagli Usa sul calo del Pil nel primo trimestre. In scia all'apertura negativa di Wall Street, il Dax di Francoforte segna -0,46%, Londra segna -0,15% e Parigi segna -0,14%. Madrid fa peggio con -1,38%, negativa anche Zurigo a -0,23%.
Morgan Stanley: “Per Mediobanca meglio Banca Generali di Mps”
Gli analisti di Morgan Stanley preferiscono un'integrazione tra Mediobanca e Banca Generali ad un'acquisizione di Piazzetta Cuccia da parte del Monte. "Sebbene in precedenza avessimo stimato che anche l'offerta di Mps avrebbe potuto creare valore, riteniamo che i rischi di esecuzione e la potenziale perdita di ricavi mettano a rischio il pieno utilizzo delle Dta messe in conto e quindi i meriti finanziari dell'operazione", si legge in un report della banca americana che vede "una complementarietà più coerente per Mediobanca e Banca Generali", considerata "un'opportunità per sbloccare valore e perseguire una strategia mirata".
Trump attacca Biden per frenata economia, “è sua eredità”
Donald Trump punta il dito contro Joe Biden dopo i risultati deludenti del Pil, che hanno indicato la prima contrazione dell'economia americana dal 2022. "Questo è il mercato azionario di Joe Biden, non quello di Trump. Io sono entrato in carica il 20 gennaio. Il nostro il Paese avrà un boom ma dobbiamo dell'eredità di Biden. Ci vorrà un po’ di tempo, non ha nulla a che vedere con i dazi, è solo che ci lascia numeri negativi, ma quando inizierà il boom, sarà unico. Siate pazienti", ha detto Trump sul suo social Truth.
Wall Street apre in forte calo dopo Pil Usa, Nasdaq -2,16%
Apertura in forte calo per Wall Street dopo la contrazione del Pil Usa nel primo trimestre dell'anno che conferma i timori per l'impatto economico delle politiche tariffarie del presidente Donald Trump. Il Dow Jones dopo i primi scambi cede l'1,05%, lo S&P 500 l'1,66%, il Nasdaq il 2,16%.
Milano sotto l'1% dopo Pil Usa in calo
Il calo del Pil Usa nel primo trimestre dello 0,3%, prima diminuzione da 3 anni, trascina al ribasso Milano che scende sotto l'1%. Piazza Affari che era già in territorio negativo peggiora il proprio andamento e ora cede l'1,2% a 37.424 punti. Male anche le altre Borse europee: Francoforte cede lo 0,14%, Parigi segna un +0,08% e Londra registra un -0,06%.
Future Wall Street in calo con il Pil Usa
I future sui listini di Wall Street calano con la contrazione dell'economia americana. I future sullo S&P 500 perdono l'1,0%, quelli sul Nasdaq l'1,4%.
Il Pil americano frena nel primo trimestre (-0,3%)
L’economia statunitense frena nei primi tre mesi dell'anno. Il prodotto interno lordo Usa è diminuito dello 0,3% nel primo trimestre 2025, quello dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in base alla stima preliminare del dato, appena pubblicata dal dipartimento del commercio. Le attese erano di un +0,4%.
Settore privato Usa crea 62.000 posti in aprile, sotto le attese
Il settore privato americano ha creato in aprile solo 62.000 posti di lavoro. È quanto emerge dal consueto sondaggio di Adp in vista dei dati ufficiali sul mercato del lavoro che saranno diffusi venerdì. Il dato è ampiamente sotto le attese, con gli analisti che scommettevano su 115.000 posti.
L'inflazione scende meno delle stime in Germania al 2,1%
È scesa al 2,1% l'inflazione in Germania in aprile, meno delle stime che la davano al 2% dopo il 2,2% registrato in marzo. Il dato è salito dallo 0,3 allo 0,4% su base mensile, contro un aumento previsto dello 0,3%, mentre l'indice armonizzato è sceso dal 2,3 al 2,2%, a fronte del 2,1% previsto.
Milleri (Delfin): “Nagel alcune cose le ha fatte, apprezzabile”
"Penso che Alberto (Nagel ad di Mediobanca, ndr.) alcune cose le abbia già fatte: sta cambiando forma della banca. Forse è stato un pò spinto a farlo ma questo è il compito degli azionisti finanziari che vogliono migliorare le perfomance: sta cercando di cambiare il ruolo della banca e questo è apprezzato". Lo afferma Francesco Milleri, numero uno di EssilorLuxottica e presidente di Delfin, holding che detiene il 19,8% di Mediobanca, il 9,9% di Mps e il 9,8% di Generali, dopo l'annuncio dell'offerta di Piazzetta Cuccia su Banca Generali. "Se questa è l'operazione giusta lo vedremo quando sapremo i dettagli", aggiunge Milleri.
Milleri (Delfin): “Ops Banca Generali? Meglio né vinti né vincitori”
"È veramente difficile esprimere dei giudizi su un'operazione della quale non abbiamo un minimo di dettagli. Noi come Delfin siamo coinvolti in entrambe le parti con un investimento simile, per cui gradiremmo che questo tipo di operazioni non avessero né vinti né vincitori". Così Francesco Milleri, numero uno di EssilorLuxottica e presidente di Delfin, l'holdign della famiglia Del Vecchio che detiene il 19,8% di Mediobanca, il 9,9% di Mps e il 9,8% di Generali, dopo l'annuncio dell'offerta di Piazzetta Cuccia su Banca Generali.
Generali: il giorno dopo l’assemblea l’ad Donnet vende azioni per 7,5 mln
Il giorno dopo l'assemblea dei soci che lo ha confermato alla guida di Generali, Philippe Donnet ha venduto azioni del Leone per circa 7,5 milioni di euro. L'operazione, come evidenziano i filing di Borsa Italiana relativi agli internal dealing, è classificabile come una "vendita finalizzata anche all'assolvimento fiscale sulla remunerazione variabile corrisposta in azioni in relazione all'esecuzione dei piani Ltip". Il pacchetto, ceduto dal ceo sul mercato in decine di diverse transazioni a un prezzo medio per azione di 31,86 euro, consisteva esattamente in 235.468 titoli del leone. Il che significa un controvalore di circa 7,5 milioni. Una nota emessa il giorno dell'assemblea dei soci evidenziava come Donnet, il 24 aprile, possedeva 2.298.515 azioni di Generali, pari allo 0,15% del capitale sociale, per un controvalore - ai prezzi odierni - di 73,5 milioni.
A. Fontana (Lombardia): “Su dazi disponibilità Usa a trattare lascia ottimismo”
"Fin dal primo momento ho detto che l'imposizione dei dazi avrebbe potuto comportare delle conseguenze estremamente negative per l' economia della Lombardia. Ciò detto, adesso mi sembra che ci sia stata una parziale disponibilità a riaprire le trattative e a parlare tra il presidente Trump, l'Europa e l'Italia" poi la situazione "sicuramente preoccupa" anche se questa disponibilità "ci lascia un pochettino più ottimisti rispetto a quando venne dato l'annuncio". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo a Sky Tg24 Start.
Castagna, non saliremo in Anima finché saremo sotto Ops
Banco Bpm non intende salire al 100% di Anima fintanto che la banca resta soggetta all'Ops di Unicredit e ai vincoli della passivity rule. "Siamo al 90%, siamo soddisfatti perché ci consente l'integrazione della società, siamo sotto Ops per cui non intendiamo fare alcuna mossa fino a quando non si chiarisce la situazione di cui siamo oggetto", ha detto l'ad Giuseppe Castagna in conferenza stampa. "Aspettiamo serenamente per ora andiamo avanti, l'integrazione è possibile, poi in futuro vedremo cosa fare", ha aggiunto
Oro, picco di acquisti dalla Cina: +48% nel trimestre
Gli investitori cinesi, che subiscono il pieno impatto della guerra doganale con gli Stati Uniti, nel primo trimestre si sono fortemente orientati verso l'oro come bene rifugio, sotto forma di lingotti e monete, ma anche di titoli finanziari. Nel primo trimestre, la domanda d'oro in Cina è aumentata notevolmente, del 12% su base annua e del 48% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo le 124 tonnellate.
Mercato auto, crollano gli utili di Volkswagen e Mercedes-Benz
Milano vira in negativo a -0,49%, giù titoli bancari
La Borsa di Milano vira in negativo a metà mattinata, l'indice Ftse Mib segna -0,48% a 37.693,53 punti. In flessione soprattutto i titoli del comparto bancario: Unicredit -1,93%, Banco Bpm -1,84%, Intesa Sanpaolo -1,25%, Mediobanca -1,20%, Bper Banca -1,16%, Mps -1,02%, Banca Generali -0,29%.
Il Pil della Francia cresce dello 0,1% nel primo trimestre
La Francia registra un lieve aumento del Pil, di appena lo 0,1%, nel primo trimestre 2025, tarpato da bassi consumi e investimenti: è quanto riferito dall'Insee, l'Istituto nazionale di statistica, nelle prime stime per il periodo gennaio-marzo 2025. Il moderato aumento del Pil nel primo trimestre, conforme alle previsioni dell'Insee, segue una contrazione dello 0,1% nel quarto trimestre 2024 dovuta al 'contraccolpo' dei Giochi olimpici di Parigi 2024. Nel primo trimestre, l'economia ha scontato bassi consumi e investimenti in territorio negativo sia per le imprese sia per le amministrazioni pubbliche.
Castagna (ad Banco Bpm): “Unicredit dica se l'offerta va a avanti”
Anche l'amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, come il presidente Massimo Tononi, invita Unicredit a dire se intende andare avanti con la sua offerta o rinunciare "Ci sembra il caso che vengano ad una decisione e dicano se l'offerta va avanti", ha detto Castagna, ribadendo le ragioni per cui la banca ha bocciato l'offerta di Unicredit e le incertezze sottese alla proposta della banca guidata da Andrea Orcel. "È un'operazione che va solo a vantaggio degli azionisti di Unicredit e a scapito degli azionisti di Banco Bpm".
Il pil Germania in linea stime, +0,2% nel primo trimestre
Il Prodotto interno lordo della Germania è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre del 2025 rispetto al quarto trimestre del 2024. Il dato è in linea con le attese. L'Ufficio federale di statistica Destatis riferisce inoltre che sia la spesa per i consumi finali delle famiglie che la formazione di capitale sono aumentate rispetto al trimestre precedente. Nel confronto sull'anno è -0,2% ed in linea anche in questo caso con le previsioni.
Accelera il Pil italiano, +0,3% nel primo trimestre 2025
Milano a +0,14%, corre Campari e rallenta Stellantis
La Borsa di Milano resta positiva pur limando con il Ftse Mib che segna un +0,14% e scende sotto i 38mila punti. Lo spread risale con il differenziale tra Btp e Bund che è su 111 punti base mentre il rendimento del decennale italiano scende ancora ed è al 3,57%. Cambia l'ordine dei titoli in testa con Campari che balza del 4%. Sempre ben comprata Mps (+1,78%) che all'interno del risiko in atto tra i bancari ha lanciato un'Ops su Mediobanca (+0,74%) che a sua volta ha rivolto le sue mire su Banca Generali. Sempre nel credito è debole Banco Bpm (-0,2%) destinataria dell'Ops di Unicredit (-0,17%). Rialzo dello 0,5% tanto per Popolare di Sondrio che ha in agenda l'assemblea di bilancio e il rinnovo per un terzo del cda e Bper che ha lanciato proprio sull'istituto valtellinese un'offerta. Rallenta Stellantis (+1,19%) dopo il balzo dell'avvio mentre il gruppo automobilistico ha confermato il nuovo ad entro la prima metà dell'anno. Tra gli altri titoli ben comprati Unipol (+1,7%), Recordati (+1,45) e Poste (+1%). Deboli Eni (-0,58%), Tenaris (-0,57%) St (-0,57%).
Milano apre a +0,48%, poi accelera
La Borsa di Milano apre in cauto rialzo a +0,48% per poi salire a +0,60% nei primi scambi con 38.063,68 punti, in linea con gli altri listini europei. In evidenza il titolo di Stellantis, che guadagna il 2,7% in avvio dopo la presentazione dei conti del primo trimestre che mostrano ricavi in calo del 14% e guidance sospesa ma anche una crescita della quota in Europa a 30. Bene anche i titoli bancari, nei giorni in cui si infiamma nuovamente il risiko delle possibili acquisizioni. In avvio Mps segna +1,87%, Intesa Sanpaolo +1,11%, Mediobanca +0,33% dopo l'Ops dei giorni scorsi su Banca Generali (+0,96%). In calo il comparto energetico: Saipem -0,59%, Tenaris -0,54%, Eni appena sotto la parità a -0,06%.
Stellantis scatta a +3,7% in avvio in Borsa
Avvio in cauto rialzo per l’Europa, occhi sulle trimestrali
Avvio in cauto rialzo per le Borse europee. Gli occhi restano puntati sulle trattative sui dazi all'indomani della decisione dell'amministrazione Trump di allentare le tariffe sul settore delle automobili. Gli investitori si preparano a una raffica di trimestrali aziendali. A Wall Street ben quattro delle Magnifiche 7 pubblicheranno i loro risultati, con gli utili di Meta e Microsoft che usciranno oggi e quelli di Apple e Amazon domani. Inoltre oggi negli Usa saranno pubblicati i dati sul Pil statunitense del primo trimestre e il Pce, l'indice dei prezzi preferito dalla Fed, mentre c'è attesa venerdì per il rapporto sull'occupazione Usa di aprile.
L'indice Cac 40 di Parigi segna nei primi scambi un progresso dello 0,60% a 7.600,96 punti, il Dax 30 di Francoforte avanza dello 0,51% a 22.561,46 punti e l'Ftse 100 di Londra sale dello 0,15% a 8.476,23 punti. L'indice Ftse Mib guadagna lo 0,64% a 38.116 punti.
L'utile Credit Agricole in calo a 1,8 miliardi, pesano tasse
Credit Agricole chiude il primo trimestre con un utile di 1,82 miliardi inferiore alle stime degli analisti e in calo del 4,2% rispetto al pari periodo del 2024. Sui risultati pesano oneri fiscali aggiuntivi. Record per i ricavi che salgono del 6,6% a 7,26 miliardi. La spinta arriva dall'Asset gathering e dai grandi clienti. Elevata la redditività con il rapporto costi/ricavi contenuto (aumento dei costi del 3,2% a pari trimestre esclusi gli elementi eccezionali) e rendimento del 15,9% sul patrimonio netto tangibile. Il costo del rischio è stabile. "Il gruppo ha pubblicato risultati di alto livello in questo trimestre, guidati da una forte crescita dei ricavi, nonostante una tassazione eccezionale", sottolinea il ceo, Philippe Brassac.
Societe generale, nel trimestre utile raddoppia a 1,6 miliardi
Société Générale chiude il trimestre con un utile netto più che raddoppiato a 1,61 miliardi di euro, battendo le stime degli analisti. Le cessioni di attività, si legge in una nota, hanno contribuito al risultato finale per 202 milioni di euro.
Santander cresce nel trimestre, l'utile a 3,4 miliardi
Banco Santander aumenta l'utile del 19% a 3,4 miliardi di euro e l'utile per azione del 26% nel primo trimestre, ribadendo gli obiettivi per il 2025. I ricavi sono aumentati dell'1% a 15,5 miliardi di euro, grazie al record delle commissioni nette. L'obiettivo dell'anno è di 62 miliardi di euro di ricavi. "In prospettiva, la nostra attenzione è rivolta ad aiutare i clienti a destreggiarsi in un contesto esterno incerto. Tutti i nostri mercati rimangono resilienti e stiamo monitorando la situazione da vicino, assicurandoci di continuare a sostenere le persone, le imprese e le comunità che serviamo", sottolinea la presidente Ana Botín.
Prezzo petrolio in calo, Wti torna sotto i 60 dollari
Prezzo del petrolio in calo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a giugno è scambiato a 59,66 dollari al barile con una flessione dell'1,26% mentre il Brent, sempre con consegna a giugno, passa di mano a 63,50 dollari con una riduzione dell'1,17%
Barclays, nel trimestre ricavi +11% a 7,7 miliardi
Barclays nel primo trimestre batte le stime degli analisti con ricavi per 7,71 miliardi di sterline, un margine di interesse netto per 3,52 miliardi, un utile di pertinenza 1,86 miliardi. Lo si legge in una nota che, al livello patrimoniale, evidenzia un Common Equity Tier 1 ratio al 13,9 per cento. Per il 2025 prevede un margine di interesse netto nel Regno Unito superiore a 7,6 miliardi di sterline e per il 2026 un reddito totale stimato a circa 30 miliardi di sterline. "Rimaniamo impegnati e fiduciosi nel raggiungimento dei nostri obiettivi finanziari e di distribuzione precedentemente annunciati per il 2025 e il 2026" sottolinea l'ad C. S. Venkatakrishnan. L'istituto prevede di restituire ai soci "almeno 10 miliardi di sterline di capitale tra il 2024 e il 2026, attraverso dividendi e riacquisti di azioni proprie, con una preferenza continua per i riacquisti".
Trump: “Cina vuole fare un accordo e noi vogliamo un'intesa”
“Faremo un accordo commerciale equo con la Cina": Pechino "vuole fare un accordo, noi vogliamo fare un accordo". Lo ha detto il presidente americano Donald Trump, ribadendo che gli Stati Uniti sono "stati abusati" dal punto di vista commerciale "da amici e nemici".
Trump critica Powell: “Non sta facendo un buon lavoro”
“I prezzi sono in calo ma le fake news dicono che sono in rialzo". Lo ha detto Donald Trump in occasione dei suoi primi cento giorni di presidenza. “C'è una persona alla Fed che non sta facendo un buon lavoro", ha messo in evidenza il presidente Usa, ammettendo che non dovrebbe criticare il capo della banca centrale americana. Sui tassi "ne so più di lui", ha osservato il tycoon riferendosi a Jerome Powell ma senza nominarlo.
L'utile di Ubs in calo a 1,7 miliardi dollari ma batte stime
Ubs chiude il primo trimestre con un utile di 1,7 miliardi di dollari in calo del 3,6% ma batte le stime. I ricavi scendono dell'1,4% a 12,56 miliardi di dollari Il Global wealth management ha registrato nuove attività nette pari a 32 miliardi di dollari. L'asset management ha registrato nuove entrate nette pari a 7 miliardi di dollari. L'integrazione con il Credit Suisse è rimasta in linea con le previsioni e ha permesso di ottenere ulteriori 900 milioni di dollari di risparmi sui costi lordi, portando le riduzioni dei costi cumulati a 8,4 miliardi di dollari, pari al 65% dei 13 miliardi di dollari previsti. Il consolidamento delle filiali svizzere è stato completato prima dell'ondata di migrazione dei conti dei clienti che inizieranno nel secondo trimestre.
Nicaragua, boom delle rimesse dagli Usa
Il Nicaragua ha ricevuto oltre 1,4 miliardi di dollari in rimesse durante il primo trimestre del 2025, il che rappresenta una crescita del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo ha comunicato la Banca centrale della nazione centramericana. Gli Stati Uniti sono il principale paese d'origine delle rimesse per il Nicaragua, essendo arrivati dagli Usa tra il 1 gennaio e il 31 marzo di quest'anno 1,208 miliardi di dollari, pari all'83,8% del totale con una crescita del 29,8% rispetto al primo trimestre del 2024, ovvero 277,3 milioni di dollari in più. Il secondo paese da cui arrivano più rimesse è il Costa Rica con 107,4 milioni di dollari, pari al 7,5% del totale.
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