Toro, stop Ismajli: la difesa perde già i pezzi. Sale il pressing su Amenda

TORINO. L’allarme stavolta è suonato per tempo: basta coglierlo. Tra campo e mercato, c’è un Torino che si specchia con il suo vecchio problema. Ma che a differenza di altre volte, e infortuni, può correre ai ripari. È la difesa ad alimentare i maggiori dubbi su una squadra che tra tre giorni apre ufficialmente la stagione con la Coppa Italia con un avvio morbido (il Modena guidato dall’ex Sottil), ma sta già pensando anche alla notte di San Siro, tra 10 giorni, che inaugurerà il campionato: e lì sarà da bollino rosso. È bastato l’infortunio dell’ultimo arrivato, Ismajli, combinato con una pre-season con troppi gol subiti (11 in 5 test), a far assaporare al Torino sensazioni del passato recente: come quella della coperta corta in un reparto che negli ultimi anni ha cambiato radicalmente pelle, ma che finora non ha trovato la chiave per trasformare le numerose perdite di dodici mesi fa – Buongiorno su tutti – in un nuovo futuro.
Anzi, lo stop dell’albanese arrivato da svincolato dopo aver concluso la sua esperienza all’Empoli (con una retrocessione) ha fatto sprofondare il Torino all’anno scorso, quando anche per mancanza di alternative Coco e Maripan hanno giocato insieme tutta la stagione. La cartolina della situazione è che, nonostante tante novità presentate finora - 6 più l’allenatore -, Baroni dovrà ripartire dalla linea di Vanoli. E, al netto di novità dal mercato, la porterà avanti almeno nei primi due impegni di campionato contro Inter e Fiorentina. L’esito degli esami lascia poco spazio a recuperi lampo: «Ismajli è stato sottoposto ad accertamenti strumentali che hanno evidenziato una lesione distrattiva parziale del muscolo semimembranoso della coscia destra. La prognosi verrà definita secondo l’evoluzione clinica dell’infortunio», recita l’informazione del Torino, un guaio molto simile a quello riscontrato da Njie più di una settimana fa: lui ha appena cominciato le prime corse sul campo. Un problema in più per Baroni, che deve già dosare Masina, appena rientrato in gruppo dopo un affaticamento.
C’è tempo per intervenire e materiale per il mercato del Torino, che dovrà rivedere i suoi piani sul difensore della Guinea Equatoriale arrivato un anno fa dal Las Palmas e vicino due volte alla cessione. Coco così dovrebbe restare, ma un nuovo arrivo a questo punto è un’esigenza. Il ds Vagnati non ha rinunciato all’idea di Amenda, svizzero di 22 anni che sta trattando con l’Eintracht Francoforte: l’ultima offerta, 9 milioni più 2 di bonus, avrebbe aperto le porte dei tedeschi, ma non c’è ancora convergenza di vedute con l’entourage del calciatore, non molto convinto della destinazione granata. C’è da trattare, anche se il tempo è sempre meno. I granata stanno vagliando diversi profili, da Pongracic della Fiorentina (che Baroni ha già allenato e sembrava dovesse andare via dopo una stagione in panchina, ma Pioli lo sta rivalutando) a Pirola dell’Olympiacos, vecchio pallino. È stato offerto anche Toloi, rimasto libero dopo 10 stagioni di Atalanta. Ha 34 anni, cerca un’altra sfida.
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