Taylor batte ancora Serrano nella notte più importante della storia della boxe femminile

E’ ancora Katie Taylor. Nel terzo incontro della trilogia più appassionante della storia della boxe femminile, in palio il mondiale dei superleggeri, l’eroina d’Irlanda si impone ai punti sulla portoricana Amanda Serrano. Lo aveva fatto nella prima sfida del 2022, quindi era arrivato il bis lo scorso anno. Incontro meno selvaggio, più ragionato rispetto ai precedenti. Taylor ha messo a segno colpi di migliore qualità, Serrano ne ha portati di più. Con tante riprese giocate sulla sfumature, verdetto assai complicato. Un giudice ha visto 95 pari (a nostro avviso il cartellino più condivisibile), gli altri hanno dato 4 punti all’irlandese, decisamente troppi.

Al di là del fatto tecnico, la vittoria di Katie è la punta di un iceberg sempre più esteso della boxe femminile. La notte del Madison Squadre Garden, tempio del pugilato, è stata quella della svolta definitiva: 8 match di altissimo livello, tutti fra donne, impianto pieno come un uovo e copertura televisiva planetaria grazie a Netflix, che ha trasmesso il match senza imporre costi aggiuntivi agli abbonati.
Katie e quella foto di Frank SinatraDovendo scegliere un manifesto dell’incontro, lo individuiamo a pochi minuti dal match. Katie Taylor che cerca la concentrazione in una stanza del Madison Squadre Garden. Sullo sfondo una grande foto attaccata alla parete, è Frank Sinatra a bordo ring con la macchina fotografica. Lavorava per Life l’8 marzo del 1971, a bordo ring per il celebre primo incontro tra Muhammad Ali e Joe Frazier. Era riuscito a entrare al Madison solo facendosi accreditare come fotografo. A bordo ring stavolta c’era Laila Ali, la figlia del più grande, una di quelle che ha dato il via con maggiore appeal alla crescita delle donne sul ring.

Il match come dicevamo ha vissuto più sulla tecnica che sull’agonismo. Ci si aspettava una Serrano più decisa nel mettere pressione all’avversaria. Invece la portoricana (altra icona inscalfibile, sette volte campionessa del mondo in altrettante categorie), pur sistemandosi più stabilmente al centro del ring, non ha brillato per continuità di azione. Una manna per Taylor, come sempre chirurgica nel piazzare le sue combinazioni. E alla fine il Madison Squadre Garden si è colorato di verde. La regina è Katie, a pensarci bene, non poteva che essere lei. Ha infatti attraversato varie ere della boxe femminile. Quando le donne sono arrivate alle Olimpiadi lei c’era e a Londra si è presa la medaglia d’oro. Quando poi c’era da ricostruirsi come professionista, dopo aver attraversato un periodo complesso, non ha mai fallito. Onore però anche ad Amanda Serrano. Le battaglie della portoricana non finiscono certo qui. La prossima sarà quella di allungare sia i match mondiali da 10 a 12 round, portando le riprese da 2 a 3 minuti. Porprio come tra i maschi.
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