Modena beffato, il successo sfuma al 90’: squadra salva, ma deve dire addio ai playoff

Modena, 9 maggio 2025 – C’è una linea sottile, molto sottile, tra le reali potenzialità a volte inespresse e le effettive dimostrazioni sul campo. Senza nessun dubbio, il Modena ha fatto fatica a convivere coi propri limiti per otto mesi, migliorandoli raramente e inciampando in momenti duri. Allo stesso tempo, ed è innegabile, quando ha esaltato determinate qualità ha portato i casa i punti che meritava di confezionare e si ritrova nella posizione di classifica che rispecchia il percorso, anche in tema di investimenti annuali.
Vorrei, ma non riesco. Riassunta in poche parole la stagione del Modena. I conti tornano, dunque. Conditi da un pizzico di sfortuna, quella accompagna sempre le notti più lunghe, si sa. Ad accompagnare il silenzio della Montagnani nella prima frazione e il tifo della seconda c’è, invece, uno striscione ben esposto: “La maglia l’avete solo indossata, mai onorata”.
Beyuku va in difesa, Magnino a centrocampo a sostituire lo squalificato Santoro in tribuna così come Pedro Mendes e Oliva, davanti rientra Palumbo e Caso dal 1’ è sicuramente il migliore in campo dei suoi.
L’avvio è soporifero, si sentono solo i mille del settore ospiti e il Modena ci mette un po’ ad entrare in gara, giusto il tempo di regalare il vantaggio alle rondinelle con una azione fotocopia di quella di Carrara: fallo ingenuo di Cauz, punizione dalla trequarti, palla sfiorata dallo stesso Cauz in gol al 25’. Reazione prepotente, in appena tre minuti i canarini confezionano una bella manovra, Di Pardo chiama l’accorrente Caso ad insaccare un rigore in movimento. Lo stesso Caso avrebbe la chance per il raddoppio in campo aperto ma invece di calciare di prima intenzione, rientra sul destro e calcia addosso a Lezzerini.
Nella ripresa, si sveglia la Montagnani e si sveglia pure Di Pardo protagonista di uno slalom da gigante fino a realizzare con l’esterno un gol bellissimo al 68’. Sembra la fine di un incubo, nulla lascia pensare al pari del Brescia (Gagno era stato pure miracoloso su Moncini all’82), il Modena a cinque minuti dal termine avrebbe potuto giocarsi i playoff martedì con il Cesena eppure... L’ultima palla del match, in area di rigore, sbuca da un batti e ribatti con annesso salvataggio di Defrel sulla linea e ultimo tocco di Calvani in rete. Il Brescia è praticamente salvo a meno di cataclismi, i canarini chiudono la stagione sotto una bella sporta di fischi. Qualcuno se ne dalle tribune dicendo: “Fortuna che è finita”. Sì, può anche essere. Ma la verità, se vogliamo triste, è che questa squadra non ha saputo convivere coi suoi difetti e ha la posizione di classifica che merita.
Il tabellinoModena 2
Brescia 2
Modena (3-4-2-1): Gagno; Beyuku, Zaro, Cauz; Di Pardo (75’ Ponsi), Gerli, Magnino, Cotali (84’ Dellavalle); Palumbo (92’ Kamate), Caso (84’ Duca); Gliozzi (75’ Defrel). A disp.: Castelnuovo, Bagheria, Pergreffi, Vulikic, Bozhanaj, Idrissi, Botteghin. All.: Mandelli
Brescia (4-3-1-2): Lezzerini; Jallow (84’ Cistana), Adorni, Calvani, Corrado (87’ Olzer); Bisoli, Verreth, Besaggio (74’ Nuamah); Galazzi (84’ D’Andrea); Borrelli, Bianchi (74’ Moncini). A disp.: Avella, Andrenacci, Juric, Bjarnason, Maucci, Papetti, Muca. All.: Maran
Arbitro: Santoro di Messina
Reti: 25’ aut. Cauz, 28’ Caso, 68’ Di Pardo, 90’ Calvani
Ammoniti: Adorni, Di Pardo, Palumbo, Caso, Beyuku Angoli: 2 a 1. Recupero: 1’ p.t., 5’ s.t. Spettatori: 9.161, incasso di 102.806 euro
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