Italia, oro mondiale nel fioretto a squadre: Bianchi ferma gli Usa all’ultima stoccata

Campioni del mondo col brivido. Una stoccata sola di vantaggio alla fine, contro gli Stati Uniti che avevano rimontato da 35-25 fino a 43-42. Ma Guillaume Bianchi è riuscito a chiudere col vantaggio minimo necessario contro Alexander Massialas, e a Tbilisi l’Italia ha vinto l’oro del fioretto maschile a squadre col team formato anche da Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi. Ai Mondiali di Tbilisi arriva così il primo oro azzurro dopo i tre bronzi di venerdì, per i fiorettisti è una conferma del titolo vinto nel 2022 al Cairo al quale si è aggiunto l’argento alle Olimpiadi di Parigi.

È stata una finale sempre incerta, che ha cambiato rotta ogni volta che sembrava destinata a premiare una squadra. L’Italia, per esempio, quando Bianchi al primo assalto ha inflitto un 5-0 a Nick Itkin. ma subito dopo è seguito un blackout totale di Macchi, che ha subito un 10-2 che ha portato gli Stati Uniti avanti di tre stoccate (e il ct Simone Vanni è stato bravo a non sostituire subito il vice campione olimpico di Parigi). Marini non si è fatto intimidire dalla situazione, e a Meinhardt è rimasto sempre attaccato, staccandolo anche di 2 punti fino al +1 (parziale di 7-3) con cui ha dato il cambio a Macchi. Stavolta pronto contro Itkin, 20-19 alla fine dei tre minuti del suo assalto che ha dato a Bianchi la possibilità non solo di non dover rimontare, ma addirittura di staccare gli Usa rappresentati da Bryce Louie (25-21). Marini ha aumentato il vantaggio (30-25), e Macchi è addirittura rinato, trovando un 5-0 contro Meihardt che ha scavato un vantaggio di dieci stoccate a favore dell’Italia. Tutto finito? No, perché Marini è tornato in pedana stanco e senza più verve, incassando un 10-2 da Itkin che ha lasciato tutto pericolosamente nelle mani (e nel fioretto) di Bianchi. Il frascatano, di madre francese come dice il suo nome di battesimo, è partito bene, ma Massialas non si è arreso, sfruttando anche un cartellino rosso che ha ridotto il vantaggio dell’azzurro a una sola stoccata. Ma alla fine il cronometro si è fermato riportando in Italia l’oro di un’arma che ci appartiene da sempre, il primo oro mondiale a squadre risale all’edizione di Napoli 1929.
Le spadiste quarteNon sono riuscite invece a salire sul podio le campionesse olimpiche della spada. Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Sara Maria Kowalczyk (subentrata alla ritirata Mara Navarria) non sono riuscite a battere la Corea del sud nella finale per il bronzo perdendo 37-31. Il match si è messo subito male col 4-0 di Song a Fiamingo, che ha lasciato il posto a Kowalczyk, Rizzi ha recuperato due stoccate, Kowalczyk ha pareggiato (7-7), la finale è rimasta in equilibrio fino all’ultimo assalto ma Santuccio, che piazzò la stoccata vincente al supplementare a Parigi, ha ceduto con Song. In semifinale le azzurre avevano perso 45-32 con la Francia nella rivincita della finale olimpica.
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