Bari, che disastro: ma ora spunta la pista americana

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Bari, che disastro: ma ora spunta la pista americana

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Giovedì 15 Maggio 2025, 10:15

BARI - La stagione sportiva del Bari si è conclusa troppo presto e nuovamente senza gloria. Il tempo delle valutazioni, invece, è già cominciato e stavolta potrebbe portare a profondi cambiamenti. Tanti gli argomenti da approfondire, partendo da presupposti non più procrastinabili che potrebbero indurre la famiglia De Laurentiis ad avviare un graduale processo di dismissione del club. D’altra parte, lo impongono le norme. L’istituto delle multiproprietà «scadrà» il 30 giugno 2028: ovvero tra appena tre campionati. E arrivare a ridosso del termine sarebbe un azzardo zeppo di incognite. Bisogna agire tempestivamente e, mai come adesso, le situazioni sembrano mature per essere affrontate.

DIALOGHI IN CORSO La frattura tra proprietà e piazza allo stato attuale è insanabile. Troppi i veleni, le incomprensioni, i silenzi e le intromissioni (quanto hanno pesato le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis). Sentimenti che hanno colpito la città persino più dei deludenti risultati sportivi delle ultime due annate. Tensioni e contestazioni sono ormai la prassi, ma c’è di più. Ovvero, l’evidente disaffezione di un popolo che si sta inesorabilmente allontanando dal «San Nicola». Senza una nuova scintilla, il rischio è che l’astronave di Renzo Piano torni la «cattedrale nel deserto» già vista dal 2002 al 2008, ovvero quando il Bari navigava in cadetteria tra anonimato e sofferenze, senza mai competere per la promozione...

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