Pirelli in calo dopo i conti, per analisti attese non deluse

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Pirelli viaggia in ribasso a Piazza Affari in un contesto di volatilità e incertezza generalizzato. Il titolo del gruppo degli pneumatici, in mattinata, perde più del 2 per cento a 5,76 euro, all’indomani della presentazione dei risultati trimestrali, che non hanno mostrato sorprese né in positivo né in negativo. Restano i nodi sulla governance con la disputa sul controllo di Pirelli tra Camfin (27,7%) e Sinochem (37%). Al momento non c’è «nessuna novità» e «nessuna urgenza», ha riferito il vicepresidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, durante la call con gli analisti. Quanto alla decisione del governo sul golden power, relativa a presunte violazioni da parte del socio cinese, è probabilmente posticipata a settembre, ma «non esiste una scadenza precisa», ha precisato Tronchetti, che ritiene «molto probabile» una riduzione della quota di Sinochem. Intanto il cda si è spaccato ancora una volta, con il voto contrario dei cinesi ai conti trimestrali.
Il primo semestre si è chiuso con un utile netto in crescita del 14,1% a 264 milioni di euro, battendo il consensus, e con ricavi in crescita dell'1,5% a 3,498 miliardi. Il secondo trimestre è risultato complessivamente in linea con le attese. Il gruppo ha confermato la guidance 2025 nonostante un fatturato del 2% inferiore a causa del peggioramento dello scenario dei cambi. I ricavi attesi oscillano tra 6,7 e 6,8 miliardi (rispetto ai 6,8-7 miliardi della precedente indicazione), mentre sono confermati i target del margine Ebit adjusted al 16% e della generazione di cassa a circa 550 milioni di euro. Per quanto riguarda i dazi, il piano di mitigazione messo in atto da Pirelli «ha già dato risultati positivi», ha spiegato Tronchetti. L’impatto negativo lordo sull’Ebit adj 2025 è di 60 milioni ma si riduce a 30 milioni grazie alle azioni mitiganti. Con la riduzione delle aliquote per l’Europa dal 25% al 15% per il settore, questo impatto può essere ridotto, ma per i cambiamenti delle regole in Brasile l’effetto deve ancora essere definito, è stato evidenziato durante la call.
«I risultati sono in linea con le attese senza particolari tematiche da evidenziare. La guidance è stata confermata non assumendo un miglioramento nei dazi (imaptto netto 30mln) che però potrebbe essere inferiore alla luce dei recenti sviluppi», commentano gli analisti di Intermonte che non si aspettano «modifiche alle stime in quanto sia noi sia il consenso siamo già allineati alla guidance aggiornata». Confermato rating 'Outperform' con target price a 6,8 euro. Anche Equita conferma la raccomandazione d'acquisto ('Buy') con target price di 6,5 euro.
ilsole24ore