Nucleare in Italia, nasce la newco di Enel, Ansaldo e Leonardo: Nuclitalia

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Nucleare in Italia, nasce la newco di Enel, Ansaldo e Leonardo: Nuclitalia

Nucleare in Italia, nasce la newco di Enel, Ansaldo e Leonardo: Nuclitalia

Enel, Ansaldo Energia e Leonardo hanno dato vita a Nuclitalia, una nuova creatura a tre teste che promette di rimescolare le carte del nucleare italiano. Nata ieri, 14 maggio 2025, la società si occuperà di scandagliare il mercato delle tecnologie di nuova generazione, con un occhio particolarmente attento agli Small Modular Reactor (SMR), quei reattori compatti che piacciono tanto perché sembrano conciliare sicurezza, efficienza e flessibilità.

Il progetto entra in scena proprio mentre il Paese rispolvera l’atomo con una cautela calcolata, considerandolo un potenziale alleato delle rinnovabili nel difficile equilibrio tra decarbonizzazione e bollette sostenibili.

Nuclitalia: chi sono i soci fondatori e come è composta la nuova società

Nuclitaliannasce come joint venture in forma di S.r.l. Le quote sono detenute per il 51% da Enel, per il 39% da Ansaldo Energia e per il 10% da Leonardo. La partnership è nata lo scorso febbraio, e tutti e tre i gruppi sono partecipati dallo Stato attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il che rende l’operazione una collaborazione tra società a controllo pubblico. In base alle normative Consob sulle parti correlate, Enel ha classificato l’iniziativa come operazione “di minore rilevanza”, ossia priva di impatto significativo sui propri conti, tale da non richiedere un iter autorizzativo complesso.

Leonardo, dal canto suo, ha potuto applicare la clausola dell’“importo esiguo”, un’agevolazione regolamentare che le ha permesso di bypassare le procedure ordinarie proprio perché la sua quota, pari al 10%, non rappresenta una voce rilevante nel bilancio complessivo.

Small Modular Reactor: al centro la tecnologia del nuovo nucleare

L’obiettivo primario di Nuclitalia è l’analisi delle tecnologie nucleari avanzate, con particolare attenzione agli SMR raffreddati ad acqua, una delle soluzioni più promettenti in termini di sicurezza, flessibilità e integrazione con il sistema elettrico.

Il mandato della nuova società prevede la valutazione dei design più maturi, la definizione dei requisiti per il sistema Paese e un’approfondita analisi tecnico-economica. Saranno esaminate anche opportunità di partnership industriali e progetti di co-design, con focus su sostenibilità ambientale, efficienza e valorizzazione delle competenze italiane.

Enel, Ansaldo e Leonardo: ruoli e obiettivi dei tre gruppi industriali

La partecipazione in Nuclitalia permette ai tre soci di integrare le proprie competenze in un settore ad alto contenuto tecnologico. Enel punta a rafforzare il proprio impegno nella transizione energetica e nella ricerca di soluzioni low-carbon, anche in continuità con le attività nucleari all’estero. Ansaldo Energia, tramite la controllata Ansaldo Nucleare, apporta esperienza storica nell’impiantistica e nella progettazione di reattori.

Leonardo, pur con una quota di minoranza, offre know-how strategico nei sistemi di sicurezza, controllo e project management, ritenuti cruciali per i progetti nucleari.

Governance: Ferruccio Resta presidente, Mastrantonio nuovo Ceo

La guida della nuova società è affidata a un Consiglio di Amministrazione composto da sette membri. La presidenza è stata assegnata a Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico di Milano, mentre Luca Mastrantonio, responsabile dell’unità Nuclear Innovation di Enel, è stato nominato amministratore delegato.

Completano il board altri cinque manager scelti tra i soci per competenze tecniche e esperienza di settore. È previsto anche un comitato tecnico che supporterà l’analisi delle tecnologie emergenti, contribuendo alle scelte strategiche.

Perché Nuclitalia è strategica per l’energia e l’industria italiana

Nuclitalia entra nel mosaico energetico nazionale con un passo misurato e intenzioni ben delineate. Mentre a Roma si torna a parlare di nucleare con toni meno ideologici, la nuova società si prepara a diventare una sorta di centro operativo dove pubblico, ricerca e industria possono finalmente dialogare senza scambiarsi solo buone intenzioni. La prospettiva di accordi con nomi come Edf o Westinghouse non è più una suggestione da convegno, ma una carta che il governo potrebbe giocarsi nel nuovo risiko energetico europeo.

Cosa cambia per il nucleare in Italia dopo la legge del 2025

La costituzione di Nuclitalia arriva pochi mesi dopo l’adozione della legge delega sul nuovo nucleare, approvata nel febbraio 2025, che ha segnato un cambio di passo nella politica energetica nazionale.

La norma apre alla sperimentazione e implementazione dei reattori modulari avanzati, superando il divieto introdotto con il referendum del 1987. Con questa cornice normativa, l’Italia si prepara a valutare la reintroduzione dell’energia nucleare a livello nazionale, e Nuclitalia sarà il soggetto incaricato di indirizzare studi, valutazioni e potenziali sviluppi industriali.

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