Montagna d’estate, più turisti e ricavi a 6,1 miliardi


La montagna, destinazione molto cool nell’estate 2025 rispetto al passato. A scegliere di trascorre le vacanze estive in quota sarà un italiano su sette, il 15,5% per la precisione, sparsi tra Alpi e Appennini alla ricerca di fresco, aria pulita, natura e tante attività all’aria aperta, dal trekking alle passeggiate a piedi o in mountain bike. Rispetto agli ultimi anni tra le famiglie si afferma il desiderio di testare per un breve soggiorno questa offerta. Se il giudizio sarà positivo l’anno successivo la vacanza in montagna diventerà quella principale. Sul fronte della attività ecco la ristorazione in quota, in baita, in un rifugio raggiunto dopo una passeggiata ma anche il pernottamento in quota ma non più in una spartana camerata con brandine o letti a castello come nei rifugi del secolo scorso ma in una confortevole camera magari con spa privata e solarium. Le famiglie con bambini invece desiderano, ricercano esperienze e servizi di animazione outdoor, nella natura per i figli con percorsi nel bike park, baby rafting, scuola di arrampicata, zip line, esperienze di avventura e sopravvivenza. È quanto emerge dal report «Le vacanze estive degli italiani in montagna. Previsioni e tendenze 2025», che Il Sole-24 Ore pubblica in anteprima, realizzato da Jfc, società di marketing turistico, che prevede una crescita decisa delle presenze e degli arrivi. Complessivamente si stimano oltre 6,8 milioni di arrivi (+4,8% rispetto all’estate 2024) che produrranno più di 74,8 milioni di pernottamenti (+2,2%) tra Alpi e Appennini con una spesa di 6,1 miliardi di euro con un 9,6% in più. Infatti il turista che sceglie la montagna ha un profilo un po’ più alto in termini di capacità di spesa rispetto a chi va al mare: per la vacanza principale si spendono 957 euro mentre per un short break, un week end lungo il budget è di 278 euro. La montagna piace, vanta numerosi affezionati appassionati che non riescono ad allungare la durata del soggiorno. Uno su due punta a spendere la stessa cifra dello scorso anno, un altro 33% vuole spendere qualcosa in più e solo uno su sei punta a spendere meno. Quest’anno, secondo le stime di Jfc, i prezzi per la vacanza in quota sono in aumento del +7,2%. Si verifica così una leggera riduzione della durata media a 10,9 giorni contro gli 11,2 del 2024 ma di fatto un terzo dei vacanzieri soggiornerà per 7 o 8 giorni, un quinto si concederà una vacanza di 14-15 giorni e un altro 15% farà addirittura arriverà al mese. La formula short break della durata tra i 4 e i 6 giorni è scelta dal 13%.
«Gli Italiani hanno le idee molto chiare rispetto alle destinazioni della “montagna verde” dove preferiscono trascorrere le vacanze estive - spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico Jfc e responsabile dell’Osservatorio -. La classifica delle principali destinazioni vede sul podio Livigno, Madonna di Campiglio e Cortina d’Ampezzo. Livigno è considerata la “più green e sostenibile”, Cortina la “più trendy, divertente e giovanile”». In classifica la trentina Andalo è una destinazione segnalata per le “famiglie per bambini” mentre in Abruzzo Roccaraso ha il “migliore rapporto prezzo/qualità”. Del resto i motivi chiave che portano a scegliere la montagna, piace principalmente a una clientela di mezza età, sono la ricerca di relax e riposo (22,8%), staccare dalla routine quotidiana (20%), stare con la propria famiglia e gli amici (11,4%). Il Trentino rimane la regione leader per l’offerta della montagna estiva. Tra i turisti stranieri l’arco alpino conta anche moltissimi estimatori. La maggioranza, uno su cinque, arriva dalla Germania, seguono i Paesi Bassi (10%), Stati Uniti (10%) ma anche Belgio, Repubblica Ceca e Svizzera, tutti intorno al 6%.
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