Il quadrilatero della Moda di Milano dal 12 maggio è chiuso al traffico

Da lunedì 12 maggio il quadrilatero della moda di Milano, il quartiere dello shopping di lusso, sarà chiusa al traffico. Diventa ufficialmente una zona Ztl, con qualche deroga per permettere il carico-scarico alle attività commerciali, come parte di un più ampio progetto che vede la pedonalizzazione di un’ampia area del centro, dal castello Sforzesco a Corso di Porta Venezia, che prenderà vita entro il 2027. La contrarietà dei commercianti non ha fermato le intezioni di Palazzo Marino.
La Ztl sarà in vigore tutti i giorni, 24 ore su 24, negli isolati definiti dalle vie Manzoni, Senato, San Damiano, corso Monforte, Cino del Duca. Dalla data di attivazione, sono previsti due mesi di pre-esercizio delle telecamere, periodo in cui gli “occhi elettronici” saranno utilizzati per effettuare i test per la verifica del corretto funzionamento di rilevazione automatica delle infrazioni, ma non sanzioneranno. Eventuali multe potranno però essere emesse dagli agenti della Polizia Locale.
Dopo mesi di discussione con le associazioni dei commercianti e degli operatori della logistica, il ministero dei Trasporti ha dato la sua approvazione, con i seguenti orari: i veicoli trasporto cose potranno accedere dalle 20 all’una di notte e dalle 9 alle 11 del mattino e, se destinati al trasporto alimentari deperibili, anche dalle 16 alle 18.
Gli orari di deroga sono stati definiti in base ad uno studio di Amat sull’andamento dei flussi pedonali, che ha rilevato come la fascia di massima intensità sia quella compresa tra le 11 e le 18, con un picco di pedoni all’ora (circa 7mila) tra le 13 e le 15. Questi due elementi hanno consentito di variare gli orari, trovando una soluzione adeguata ad una zona a vocazione pedonale.
Il divieto di accesso sarà in vigore per tutti i mezzi con l’esclusione (previa registrazione) di residenti e domiciliati, dei proprietari di box o posti auto nella Ztl, di coloro che sono diretti alle autorimesse nell’area, dei mezzi di servizio per imprese che si occupano di manutenzioni (ad esempio impianti idrici e gas), di artigiani e impiantisti che prestano occasionalmente servizio (a cui sono concessi 50 ingressi all’anno) e dei mezzi di enti che offrono prestazioni gratuite di pronto soccorso e di assistenza socio-sanitaria.
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