Booking.com, le vacanze amare: nove licenziamenti, tutte donne

25 lug 2025

La piattaforma di viaggi online è stata fondata ad Amsterdam nel 1996. In Italia ha sede a Milano e Roma, dove vengono gestite le attività locali
Milano – Tagli decisi ad Amsterdam si ripercuotono a Milano e Roma, con un’estate amara per lavoratori dietro le quinte del business delle vacanze. La piattaforma olandese di viaggi online Booking.com, nell’ambito di un piano globale di riduzione del personale, ha annunciato nove licenziamenti in Italia, tutte donne con oltre dieci anni di anzianità. Con motivazioni che i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs bollano come “inaccettabili”, anche perché farebbero riferimento ai risultati di questionari interni anonimi dai quali emerge un “basso senso di appartenenza al team” e una “diminuzione della motivazione” da parte del personale. Una “strumentalizzazione gravissima”, secondo le sigle che hanno proclamato lo stato d’agitazione e si preparano a iniziative di protesta.
Rischiano quindi il posto di lavoro 9 dipendenti, tra le sedi Milano e Roma, su un totale di 150 in Italia. Otto sono linguisti, uno lavora invece nell’area legal e compliance. Il piano di riorganizzazione globale, che era stato annunciato nei mesi scorsi, potrebbe portare da 200 a mille esuberi in tutto il mondo. “Le motivazioni fornite dall’azienda non riguardano esclusivamente elementi economici – spiegano i sindacati – bensì si richiamano a una presunta necessità di ottimizzazione dei costi e di preparazione all’automazione, al fine di “innovare in modo più intelligente, aumentare la velocità e agilità, e investire saggiamente per garantire il successo a lungo termine”.
Un linguaggio ambiguo, che nasconde una strategia ormai ben nota: tagliare posti di lavoro per aumentare i margini, a discapito delle persone. Il cambiamento del settore non può e non deve diventare un alibi per ridurre l’organico e scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori il peso di scelte aziendali unilaterali”. Booking.com è un colosso del settore, piattaforma che mette in contatto le strutture ricettive con le persone in cerca di alloggi e altri servizi per vacanze o viaggi di lavoro. Con sede ad Amsterdam, dove è stata fondata nel 1996, è controllata dalla statunitense Booking Holdings. Propone oltre 28 milioni di strutture alberghiere ed è disponibile in 43 lingue. “Questo ennesimo caso – rimarcano i sindacati – dimostra ancora una volta la fragilità e l’iniquità dei modelli economici delle multinazionali digitali”. I tagli nel settore tech avevano già colpito a Milano, con licenziamenti in altri colossi come Meta-Facebook.
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