Salute - Nutrizione. Più della metà dei francesi non consuma abbastanza frutta e verdura

La dieta gioca un ruolo essenziale per la nostra salute quotidiana. Ma le abitudini alimentari dei francesi sembrano ancora molto lontane dalle raccomandazioni ufficiali.
5 porzioni di frutta e verdura al giorno; cibi integrali amidacei ogni giorno; verdure essiccate almeno due volte alla settimana; non più di un bicchiere di bevande zuccherate al giorno.
Le raccomandazioni per un'alimentazione sana sono ormai ben note. Ma quanto sono rispettati in Francia? Uno studio di Salute Pubblica Francia fornisce una panoramica dettagliata e approfondimenti per il 2021.
Frutta e verdura: ancora troppo poco consumateNel 2021, solo 1 uomo su 5 e 1 donna su 4 consumavano almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, come raccomandato dal National Nutrition and Health Program (PNNS). Al contrario, il 65,5% degli uomini e il 57,1% delle donne erano "bassi consumatori", ovvero consumavano meno di 3,5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Questi bassi livelli di consumo sono particolarmente marcati tra i giovani adulti, le persone con scarse qualifiche e le famiglie con bambini, in particolare quelle monogenitoriali.
Amidi e legumi integrali: progressi da fareGli amidi integrali (pane integrale, riso integrale, pasta integrale, ecc.) sono importanti nei nostri piatti. Aiutano a regolare il colesterolo cattivo nel sangue limitando l'assorbimento dei grassi da parte dell'organismo, svolgendo così un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Hanno anche un effetto saziante e aiutano a regolare l'appetito. Tuttavia, gli alimenti amidacei integrali restano assenti. Solo il 28,9% degli uomini e il 26,2% delle donne lo consumano quotidianamente.
Dal canto loro, le verdure secche (lenticchie, ceci, fagioli secchi, ecc.), ricche di fibre, vengono consumate almeno due volte a settimana da appena un adulto su quattro.
Il consumo di bevande zuccherate continua a destare preoccupazione, con una netta differenza tra i sessi. Nel 2021, quasi un uomo su cinque beveva più di un drink al giorno, rispetto a una donna su dieci. Si tratta di dati allarmanti, dato che è ormai risaputo che il consumo eccessivo di questi prodotti è associato a un aumento del rischio di aumento di peso, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
Disuguaglianze nel ciboLo studio evidenzia notevoli disuguaglianze sociali e territoriali. Come previsto, le persone con un livello di istruzione più elevato e le famiglie con redditi più elevati consumano più frutta, verdura e amidi integrali. Al contrario, le famiglie a basso reddito consumano più spesso i legumi, probabilmente a causa del loro basso costo.
Sono state osservate anche disparità regionali: alcuni territori, come l'Alta Francia, presentano una combinazione di indicatori nutrizionali sfavorevoli.
Lo studio sottolinea inoltre l’importanza di promuovere azioni a diversi livelli:
- Individuale: incoraggiare i “piccoli passi”, come l’aggiunta graduale di frutta e verdura alla propria dieta, piuttosto che puntare a obiettivi considerati irraggiungibili.
- collettivo: attuare politiche pubbliche per migliorare l'ambiente alimentare, in particolare limitando la pubblicità delle bevande zuccherate, promuovendo prodotti sani nelle mense e incoraggiando l'accessibilità ai prodotti freschi.
- territoriale: adattare le campagne di prevenzione alle specificità locali, come nei dipartimenti e territori francesi d'oltremare, dove i legumi potrebbero essere ulteriormente promossi in associazione ad altri alimenti sani.
- educativo: rafforzare la conoscenza dei benefici di una dieta equilibrata, rivolgendosi in particolare ai giovani, agli uomini e alle fasce di popolazione meno avvantaggiate.
Le Progres