Dubbi. I radiologi privati in sciopero contro i tagli al bilancio previsti dalla legge finanziaria

Non si tratta di un movimento isolato, ma di una portata senza precedenti. Nella regione del Doubs, come in tutta la Francia, i radiologi privati sono in sciopero questo lunedì 10 novembre. Denunciano gli effetti "dannosi e devastanti" del disegno di legge governativo sul finanziamento della previdenza sociale (PLFSS) e l'attuazione di un protocollo di imaging 2025-2027 da parte della Cassa Nazionale di Assicurazione Malattia (Cnam). Secondo loro, queste decisioni porteranno a un blocco degli investimenti tecnologici ( in particolare in TAC e risonanze magnetiche ) e impediranno anche il riconoscimento delle innovazioni. Questo, a lungo termine, si tradurrà in "crescenti squilibri finanziari per gli studi locali e quindi in un minore accesso, una minore innovazione, maggiori disuguaglianze territoriali e una reale perdita di opportunità per i pazienti", come spiegato dalla Federazione dei Radiologi della Borgogna-Franca Contea.
Inoltre, "un articolo del PLFSS stabilisce che il direttore del Cnam può imporre restrizioni di bilancio con una discussione minima con i sindacati", spiega Julien Puget, presidente della Federazione.
Inoltre, la riduzione dei tassi di rimborso prevista dalla Legge Finanziaria della Previdenza Sociale del 2026 costringerebbe i pazienti a "pagare di più per essere rimborsati di meno", secondo il gruppo Dimeo, un centro di radiologia e diagnostica per immagini di Besançon. Julien Puget lo denuncia come un "piano senza precedenti, imposto quando avrebbe dovuto esserci dialogo". Pertanto, "lo sciopero mira ad allertare l'opinione pubblica e le autorità politiche prima che sia troppo tardi". E in questo settore, è senza precedenti. "È estremamente raro che scioperiamo. Esercito la professione di radiologo da oltre 20 anni e non ne ho mai visto uno".
Per la prima volta, questo lunedì quasi tutti gli studi di radiologia del Doubs chiuderanno i battenti.
L'Est Républicain





