Il patriottismo a geometria variabile della Royal Navy di fronte alle crisi diplomatiche

Contro Emmanuel Macron, il Rassemblement National (RN) sarebbe disposto a fare qualcosa, incluso svendere il "patriottismo" che permea la sua retorica? Solitamente così rapidi nel denunciare le "umiliazioni" inflitte alla "carica presidenziale" dal capo dello Stato, i rappresentanti eletti di estrema destra sembrano meno sensibili alla sacralità dell'Eliseo quando gli attacchi provengono dai loro alleati o modelli di riferimento. Insulti, attacchi, accuse gravi, provocazioni: la fine dell'estate è stata segnata dal silenzio o dal sostegno dei rappresentanti del RN in risposta alle violente accuse rivolte da Italia, Stati Uniti o Israele contro Macron.
È il caso della lettera di Charles Kushner, ambasciatore degli Stati Uniti in Francia (e suocero di Ivanka Trump, figlia di Donald Trump), resa pubblica domenica 24 agosto. In questa lettera indirizzata a Macron, Kushner esprime preoccupazione per "l'ondata di antisemitismo" nel Paese e si rammarica "della mancanza di azioni sufficienti da parte del [suo] governo per contrastarlo". Questa ingerenza negli affari interni giustifica la convocazione da parte del Ministero degli Affari Esteri dell'ambasciatore, rappresentato lunedì dal suo incaricato d'affari. Ma non abbastanza da allertare la Royal Navy. O almeno a scapito di Macron.
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Le Monde