Colombia: condannato a 7 anni di carcere il giovane assassino del candidato presidenziale Miguel Uribe

Il quindicenne che ha sparato mortalmente al senatore colombiano e candidato alla presidenza Miguel Uribe Turbay il 7 giugno è stato condannato mercoledì a sette anni di carcere, hanno annunciato i pubblici ministeri. "Trascorrerà sette anni in un centro di assistenza specializzato" per minori e non sarà trasferito in un carcere per adulti al compimento dei 18 anni, ha detto la fonte.

Il favorito di destra per le elezioni presidenziali del 2026, Miguel Uribe Turbay, 39 anni, è stato colpito da due proiettili alla testa durante un comizio a Bogotà. È morto l'11 agosto per le ferite riportate, nonostante i diversi interventi chirurgici. Le autorità ritengono che dietro la sua morte ci sia un gruppo di guerriglieri, che ha riportato alla mente gli anni '80 e '90, quando cinque candidati presidenziali colombiani furono assassinati nel Paese, in preda a una nuova ondata di violenza.

"Rispettiamo questa decisione, ma..."

Arrestato rapidamente, il giovane uomo armato, la cui identità non è stata rivelata, è stato accusato all'inizio di agosto di "tentato omicidio" e "possesso illegale di armi". Queste accuse non hanno potuto essere riclassificate dopo la morte di Uribe Turbay secondo la legge colombiana, e l'adolescente è stato quindi accusato di tentato omicidio, non di omicidio. È sospettato di essere stato un semplice scagnozzo che agiva per conto di coloro che avevano ordinato la sparatoria.

L'avvocato di Miguel Uribe Turbay, Victor Mosquera, ha osservato su X che, in base alla legge, "una delle condanne più severe è stata inflitta al minore". Ha aggiunto: "Rispettiamo questa decisione, ma questa condanna non sarà mai commisurata alla vita che ha tolto o al dolore che ha causato. Questa legge incoraggia i criminali a usare i minori senza affrontare sanzioni reali ed efficaci".

Il 5 luglio, la polizia colombiana ha annunciato l'arresto del presunto organizzatore dell'attacco, José Arteaga Hernández, capo di una banda criminale della capitale. L'avvocato di Miguel Uribe ha affermato che l'attacco è stato ordinato dietro le quinte da un'"organizzazione strutturata" con una "storia di attacchi contro leader politici di destra".

Un sospetto guerrigliero

Le autorità hanno identificato il gruppo "Segunda Marquetalia", una scissione dell'ormai defunto gruppo guerrigliero marxista FARC, come probabile sponsor. Miguel Uribe Turbay, membro del partito Centro Democratico dell'ex presidente di destra Álvaro Uribe (2002-2010, con il quale non ha legami di parentela), aveva annunciato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali del maggio 2026.

Contrario all'accordo di pace del 2016 che disarmò la guerriglia delle FARC, sosteneva una politica incentrata sulla lotta al narcotraffico. L'attacco è avvenuto il 7 giugno durante una manifestazione in un parco di un quartiere popolare della capitale. I video mostravano Miguel Uribe Turbay accasciarsi, sanguinante, a metà discorso, tra le urla del pubblico. Il minorenne lo ha colpito tre volte, di cui due alla testa. Le guardie del corpo di Uribe gli hanno ferito una gamba mentre cercava di fuggire a piedi.

Dopo l'assassinio, il padre del senatore, Miguel Uribe Londoño, 79 anni, ha deciso di sostituirlo come candidato presidenziale di destra alle elezioni del 2026. La madre di Miguel Uribe Turbay, la giornalista Diana Turbay, fu assassinata nel 1991 mentre era nelle mani del signore della droga Pablo Escobar.

Il 21 agosto, gli attacchi dei gruppi armati hanno causato 19 morti e decine di feriti a Cali e nei pressi di Medellin, esponendo il presidente Gustavo Petro alle critiche per la sua strategia di dialogo con loro, piuttosto che di guerra frontale.