Bruno Retailleau o Laurent Wauquiez per la presidenza di LR? I membri hanno iniziato a votare

Gli attivisti di LR hanno 24 ore di tempo per votare online. I risultati saranno annunciati domenica sera dalla segretaria generale del partito, Annie Genevard, che è anche ministra dell'Agricoltura, presso la sede parigina dei Repubblicani.
L'esito del voto non è ancora certo: passando da 43.859 a 121.617 iscritti nel giro di due mesi, LR ha visto il suo elettorato aumentare improvvisamente. Senza sapere chi trarrà vantaggio da questi reclutamenti, effettuati a velocità folle dai due candidati.
Sabato, poco prima delle 18.30, Laurent Wauquiez si è recato presso la sede della LR a Puy-en-Velay, indossando un abito e una cravatta. Ha effettuato una votazione elettronica in pochi minuti, utilizzando un computer portatile appoggiato su un tavolo.
"Ho votato", ha detto sorridendo, dichiarandosi "estremamente sicuro di sé (e) in ottima forma". "Ho condotto una campagna in stile Chirac: andando ovunque, trasmettendo la mia energia, la mia passione, ciò che voglio portare alla nostra famiglia politica", ha affermato.
Di fronte al ministro degli Interni, al centro dell'attenzione fin dal suo arrivo a Beauvau, Laurent Wauquiez ha tenuto circa 120 incontri pubblici in tutto il Paese.
In questi tre mesi di campagna elettorale, il leader dei deputati LR ha sparato da ogni parte con proposte di estrema destra, come l'invio a Saint-Pierre-et-Miquelon di stranieri pericolosi soggetti all'obbligo di lasciare il territorio (OQTF), la "soppressione dell'assistenza sociale" limitando la RSA a due anni o ancora la creazione di "un cordone sanitario" attorno a LFI.
Ha inoltre definito l'ultraconservatrice italiana Giorgia Meloni un "modello per la destra" e ha chiesto un raduno della destra, a partire dal ministro della Giustizia, l'ex LR Gérald Darmanin, fino all'eurodeputata zemmourista Sarah Knafo (escludendo il RN e i suoi alleati).
Onnipresente in materia di immigrazione, Bruno Retailleau ha evitato di rispondere alle proposte del suo rivale, ma ha moltiplicato le misure in qualità di ministro degli Interni, inasprendo i criteri di naturalizzazione degli stranieri e chiedendo una resa dei conti per costringere l'Algeria a riammettere i suoi cittadini con l'obbligo di lasciare il territorio... senza successo.
Nice Matin