"Gli errori tornano a morderti": perché la vita di Chevalier al PSG è più dura che altrove

Criticato per le sue prestazioni incostanti dall'inizio della stagione, il portiere parigino è tornato sotto i riflettori da questo fine settimana in seguito a una polemica sui social media.
Di Stéphane BianchiSe avesse avuto bisogno di un'ulteriore prova che qui niente sarebbe stato come altrove, che errori di gestione e refusi avrebbero avuto un peso completamente diverso,Lucas Chevalier l'ha ricevuta in pieno domenica 9 novembre, poco dopo il suo pisolino, quando ha riacceso il telefono. Un torrente di odio, insulti e messaggi vendicativi: ecco, in breve, a cosa il portiere del PSG ha visto associare il suo nome non appena si è alzato dal letto, poche ore prima della partita contro il Lione al Groupama Stadium.
Uno svarione, o meglio un "misclick", secondo il giocatore che, nel cuore della notte, ha pubblicato un articolo di tre pagine per spiegare a ogni genere di "haters", a chi ha cercato di "farlo passare per un fascista" , che lui "non condivide" i valori o le idee che una frangia del web gli ha attribuito sulla scia di questo "mi piace" pro-RN, che lui giura essere stato involontario e semplice conseguenza di uno "scrolling" (scorrere le pagine di Internet) maldestro.
Le Parisien



