"Prima di scrivere questo libro, non mi ero resa conto di essere orfana": il dialogo inedito tra Amélie Nothomb e Catherine Millet, che hanno scritto delle loro madri

Intervista L'autore di "La vita sessuale di Catherine M." e lo scrittore belga di "Stupeur et Tremblements" hanno pubblicato ciascuno un libro dedicato alla madre defunta e ne parlano qui per la prima volta.
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È esattamente mezzogiorno al Bar Aristide, Hôtel Lutetia, Parigi. Vestita di nero, Amélie Nothomb arriva per prima. Catherine Millet la segue, notando subito che, sebbene si siano già incrociate, le due scrittrici non hanno mai avuto l'opportunità di conoscersi veramente. Eppure hanno in comune il fatto di aver dedicato due dei testi più potenti di questa stagione alla morte della madre.
Simone Emonet si è suicidata circa quarant'anni fa. Sua figlia, la scrittrice Catherine Millet, racconta in un racconto pieno di intelligenza e umorismo onnipresente quanto la vita abbia pesato su questa donna di cui ripercorre l'esistenza. Danièle, la madre di Amélie Nothomb,…

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Le Nouvel Observateur