Scuola di San Valentino. L214 manifesta davanti al Grand Frais

L'azione condotta sabato mattina dall'associazione L214 nei punti vendita Grand Frais di École-Valentin e Châteaufarine aveva lo scopo di sensibilizzare più di un cliente sulle condizioni di allevamento dei polli.
L'azione nazionale condotta in trenta città francesi aveva come obiettivo quello di incoraggiare la direzione della catena Grand Frais ad aderire alla convenzione European Chicken Commitment e ad escludere "le peggiori pratiche nell'allevamento e nella macellazione dei polli". Una convenzione che tutti i principali marchi concorrenti si sono già impegnati a rispettare. «Oggi Grand Frais è l'ultimo grande distributore a persistere nel sostenere la pratica peggiore dell'allevamento intensivo di polli», spiega Corine Chalamon, corrispondente della filiale di Besançon. "I polli che riforniscono Grand Frais provengono da un'intensa selezione genetica, che li porta a crescere in modo anormalmente rapido. Trascorrono la loro vita confinati in stalle senza luce naturale, con densità fino a 20 capi per metro quadrato. Queste crudeli condizioni di allevamento causano zoppia, malformazioni muscolari, problemi polmonari e cardiaci", affermano i manifestanti.
Una ventina di volontari dell'associazione L214, della sezione di Besançon, si sono riuniti pacificamente per autodefinirsi informatori e sensibilizzare i consumatori. Si mobilitarono con striscioni, volantini e petizioni: "Grandi spese, grande crudeltà", si leggeva. I messaggi esposti davanti all'ingresso dei negozi hanno attirato l'attenzione dei numerosi clienti che facevano la spesa del sabato. Una cliente, dopo aver appreso le condizioni di vita di questi polli, ha deciso di tornare indietro e fare la spesa altrove. Un gruppo di attivisti si è infiltrato nel negozio per partecipare a un'operazione di contropromozione, applicando un centinaio di adesivi magnetici sui vassoi di pollo del negozio.
La direzione del marchio ha parlato con i vertici dell’associazione L214. Mettendosi in guardia, ha chiesto espressamente ai dimostranti di lasciare i locali per non intralciare i luoghi descritti come privati.
L'Est Républicain