Microsoft chiude il suo Movie and TV Store dopo 12 anni.

Per oltre un decennio, Microsoft ha perseguito una visione che andava oltre il gaming: trasformare Xbox e il suo ecosistema in un hub di intrattenimento completo. Dai film ai programmi TV, il Microsoft Store offriva agli utenti un'esperienza multimediale completa. Ma ora quell'era è ufficialmente giunta al termine.
Il 18 luglio 2025, l'azienda di Redmond ha annunciato che non sarà più possibile acquistare o noleggiare nuovi contenuti di intrattenimento , come film o serie TV, tramite il suo store digitale, né su Xbox né su Windows. Questa decisione segna la fine definitiva di uno degli sforzi più ambiziosi e duraturi di Microsoft nel settore dei contenuti digitali.
Il progetto ebbe un inizio brillante. Xbox 360 e, in seguito, Xbox One, non erano solo console per videogiochi: fungevano anche da lettori Blu-ray, centri di streaming e piattaforme per l'acquisto di contenuti multimediali. Microsoft tentò persino di competere con servizi come iTunes e Google Play Movies, tutti sotto l'egida del suo Microsoft Store .
Ma col tempo, quel sogno iniziò a svanire. La concorrenza si fece agguerrita, le abitudini dei consumatori cambiarono e Microsoft iniziò gradualmente a ritirarsi dal mondo dell'intrattenimento non interattivo. La chiusura di Grove Music nel 2017 fu il primo segnale.
Una delle principali preoccupazioni degli utenti era cosa sarebbe successo ai loro acquisti precedenti. Microsoft ha confermato che tutti i contenuti acquistati continueranno a essere accessibili tramite l'app Film e TV, che è ancora disponibile nel Microsoft Store.
Tuttavia, c'è una limitazione importante: non sarà possibile trasferire tali contenuti su altre piattaforme , a differenza di quanto avviene negli Stati Uniti con Movies Anywhere. Ciò significa che, al di fuori di quella specifica app, gli utenti non potranno trasferire i propri film su altri servizi o ricevere rimborsi per gli acquisti recenti.
Le ragioni alla base di questa decisione sembrano ovvie: concentrarsi interamente sul gaming e sul cloud . Con servizi come Xbox Game Pass e la crescita della sua infrastruttura Azure, Microsoft ha scelto di reindirizzare i propri sforzi verso settori che stanno davvero dando i loro frutti.
Il settore del cinema digitale, d'altra parte, è stato assorbito da giganti come Netflix, Disney+ e Amazon. In questo contesto, competere con piattaforme specializzate non è più una priorità per l'azienda tecnologica.
La fine del Movie Store di Microsoft segna una nuova fase nella strategia dell'azienda: un ritorno alle sue radici tecnologiche, abbandonando l'ambizione di controllare l'intero ecosistema dell'intrattenimento. Per gli utenti, il caso serve a ricordare quanto possano essere volatili gli acquisti digitali. Sebbene i contenuti acquistati siano ancora disponibili, la dipendenza da un'unica app e piattaforma ne limita la longevità e l'accessibilità.
La Verdad Yucatán