Il Messico consegna nuovamente 26 narcotrafficanti agli Stati Uniti

Il governo messicano ha consegnato alle autorità statunitensi 26 presunti narcotrafficanti e criminali di alto profilo ricercati per crimini violenti e gravi, tra cui leader e operatori dei cartelli di Sinaloa, Jalisco Nueva Generación (CJNG) e del Nordest, nonché responsabili di tratta di esseri umani e omicidi.
Tra gli estradati figurano Abigael González Valencia, alias Cuini, leader di Los Cuinis; Kevin Gil Acosta e Martín Zazueta Pérez, capi della sicurezza della fazione Los Chapitos del cartello di Sinaloa; Servando Gómez Martínez, alias La Tuta, ex leader di La Familia Michoacana e Los Caballeros Templarios; Abdul Karim Conteh, un cittadino della Sierra Leone accusato di gestire una rete internazionale di traffico di esseri umani; e Leobardo García Corrales, identificato come una figura chiave nel cartello di Sinaloa e presunto socio di Joaquín "El Chapo" Guzmán.
Inoltre, Luis Raúl Castro Valenzuela, alias Chacho, è accusato di sequestro di persona; e Juan Carlos Félix Gastélum, alias Chavo Félix, è identificato come il principale gestore dei laboratori di metanfetamine del cartello di Sinaloa.
Sono stati consegnati anche Roberto Salazar, ricercato per l'omicidio del vice sceriffo di Los Angeles Juan Escalante, e Pablo Edwin Huerta Nuño, alias Flaquito, un violento boss del Tijuana Plaza.
Negli Stati Uniti, i detenuti devono rispondere di accuse federali e statali, tra cui traffico di droga, rapimento, omicidio, criminalità organizzata, riciclaggio di denaro e uso illegale di armi da fuoco.
Progressi nella sicurezza
Il procuratore generale degli Stati Uniti Pamela Bondi ha sottolineato che questa operazione è "l'ennesimo esempio degli sforzi storici dell'amministrazione Trump per smantellare i cartelli e le organizzazioni terroristiche straniere" e ha ringraziato le autorità messicane per la loro collaborazione.
L'ambasciatore statunitense in Messico, Ronald Johnson, ha sottolineato che questa azione congiunta rappresenta una "pietra miliare nella collaborazione" tra i presidenti Donald J. Trump e Claudia Sheinbaum e un passo importante per garantire la sicurezza di entrambi i Paesi.
Inoltre, le autorità statunitensi hanno dichiarato che i 26 individui compariranno davanti ai tribunali federali in diverse parti del paese vicino e rischiano condanne fino all'ergastolo.
Da parte sua, il capo del Ministero della Sicurezza e della Protezione dei Cittadini, Omar García Harfuch, ha dichiarato che l'azione è stata condotta nel "rigoroso rispetto della Legge sulla Sicurezza Nazionale" e di una richiesta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che si è impegnato a non chiedere la pena di morte per l'imputato. Ha inoltre indicato che ulteriori dettagli sarebbero stati forniti oggi.
Eleconomista