Meno controlli: l'UE vuole risparmiare burocrazia agli agricoltori


Le proteste degli agricoltori dell'anno scorso hanno chiaramente lasciato il segno a Bruxelles: gli Stati membri e la Commissione europea hanno concordato misure per ridurre la burocrazia. Anche i finanziamenti saranno erogati più facilmente.
In futuro, gli agricoltori dell'UE dovranno gestire meno pratiche burocratiche. I negoziatori degli Stati membri dell'UE e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo in merito a Bruxelles. Inoltre, ci saranno meno ispezioni in loco e maggiori finanziamenti per le piccole aziende agricole, come annunciato dalla presidenza danese del Consiglio dell'UE. La Danimarca detiene attualmente la presidenza di turno del Consiglio dell'UE.
Il piano prevede, in particolare, di garantire alle aziende agricole biologiche un accesso più facile ai sussidi. Gli agricoltori avranno inoltre maggiori opportunità di tutelarsi dai rischi. Inoltre, gli Stati membri saranno autorizzati a erogare pagamenti agli agricoltori in situazioni di crisi, come calamità naturali o condizioni meteorologiche estreme. Ciò mira a garantire che gli agricoltori colpiti possano continuare a lavorare, è stato affermato.
I negoziati si sono basati su una proposta presentata dalla Commissione europea a maggio. L'obiettivo è rafforzare la competitività dell'agricoltura europea. Secondo la Commissione, la semplificazione dei sussidi agricoli dell'UE dovrebbe consentire alle aziende agricole di risparmiare circa 1,6 miliardi di euro all'anno. Si prevede che la riduzione della burocrazia ridurrà l'onere per le autorità nazionali di circa 200 milioni di euro.
Misure iniziali già efficaciL'anno scorso, a seguito delle proteste degli agricoltori in diversi paesi dell'UE, sono già state adottate misure per allentare le normative per gli agricoltori. All'epoca, i requisiti ambientali sono stati allentati e le aziende agricole più piccole sono state esentate dalle ispezioni. Gli agricoltori erano scesi in piazza dall'inizio del 2024, dopo il taglio dei sussidi agricoli in diversi paesi. Anche i piani di messa a riposo e gli accordi di libero scambio hanno alimentato il malcontento, che è sfociato in blocchi stradali e proteste talvolta violente.
L'eurodeputato Stefan Köhler ha descritto l'accordo come un chiaro segnale di concretezza della politica agricola europea. "Per noi è fondamentale che le semplificazioni non vengano decise solo a Bruxelles, ma che vadano anche a diretto beneficio degli agricoltori", ha affermato il portavoce per la politica agricola del gruppo CSU al Parlamento europeo.
Il deputato della CDU Norbert Lins ha affermato che nella pratica è ormai chiaro da tempo che le norme della Politica Agricola Comune (PAC) sono troppo rigide e poco pratiche. Il vicepresidente della Commissione Agricoltura ha aggiunto: "Invitiamo ora il governo tedesco a dare piena attuazione a livello nazionale a questa flessibilità appena acquisita". L'accordo deve ancora essere formalmente adottato dagli Stati membri dell'UE e dal Parlamento europeo.
Fonte: ntv.de, ino/dpa
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